La campagna anti-Covid

Vaccino, in Lombardia tocca ai cinquantenni: ecco come prenotare e quando faranno la puntura

Miriam Romano

Lunedì partono in Lombardia le prenotazioni per i cittadini di età compresa tra i 50 e i 59 anni per ricevere il vaccino anti Covid. Un altro passo avanti che era atteso dopo il via della settimana scorsa alle prenotazioni per la popolazione fragile (con esenzione per patologia cronica) under 60. I cinquantenni in Lombardia sono quasi 1,6 milioni di persone. Il presidente della Regione Attilio Fontana, ieri, ha anche però precisato che il ritmo delle vaccinazioni, dopo il record della scorsa settimana (115mila somministrazioni al giorno), è rallentato per adeguarsi al target attribuito alla Lombardia dal commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo. «Purtroppo non riusciamo a mantenere le 100mila dosi al giorno,al momento ne facciamo 85mila, il target è stato abbassato dal generale Figliuolo ma la Lombardia è l'unica assieme ad altre due regioni a mantenere e ad aver superato il target del generale Figliuolo» ha spiegato Fontana.

 Intanto la Lombardia recepisce la circolare emessa dal Ministero della Salute dopo la decisione del Cts di allungare i tempi del richiamo per chi ha ricevuto la prima dose di Pfizer e Moderna. «Non cambia nulla per chi ha già ricevuto la prenotazione» ha precisato Fontana. Sul punto l'assessore regionale al Welfare Letizia Moratti è intervenuta su Twitter: «Più persone vaccinate prima con l'allungamento intervallo tra prima e seconda dose Pfizer e Moderna. In Lombardia per chi ha già appuntamento per la seconda dose non cambia nulla. Solo a partire da venerdì gli appuntamenti per la seconda dose saranno fissati a 35-42 giorni e non più 21». «Il tema del maggior distanziamento», ha poi aggiunto Moratti intervenendo su Rai1, «tra la prima e la seconda fase di Pfizer e Moderna mi è molto caro perché era da marzo che chiedevamo questa possibilità sulla base di evidenze scientifiche e di esperienze in altri Paesi».

Procederebbero bene anche le somministrazioni con AstraZeneca, con solo l'1% di rifiuti. «Non abbiamo avuto particolari problemi nei confronti del vaccino AstraZeneca. Abbiamo una percentuale molto bassa di rifiuti, attorno all'1%. Abbiamo però avuto problemi perché le persone che vogliono farsi vaccinare chiedono e hanno bisogno di informazioni e rassicurazioni» ha fatto sapere Moratti. «Stiamo raggiungendo le 4 milioni di somministrazioni. Abbiamo praticamente completato gli over 80, mancano solo quelli a domicilio, siamo al 96% della categoria degli over 70 e al 55% degli aderenti over 60. Da lunedì partono le prenotazioni per gli over 50 e da domani ripartono le prenotazioni per gli insegnanti», ha aggiunto l'assessore al Welfare. «Il piano vaccinale funziona molto bene, noi in Lombardia facciamo il 25% del totale delle vaccinazioni fatte in Italia. Abbiamo toccato le 114mila vaccinazioni al giorno, ora siamo scesi per mancanza di vaccini, ma speriamo di poter ricominciare con la capacità vaccinale che abbiamo che ci permette di arrivare fino a 144mila dosi di vaccini nei centri massivi più 30mila in aziende e farmacie», ha infine precisato.

L'obiettivo di somministrare la prima dose a tutti i lombardi entro luglio è al momento confermato, «se avremo le dosi», chiarisce Moratti, aggiungendo che è stata attivata «la vaccinazione reattiva in quelle province o città che avevano una connotazione di criticità. Questa misura ci ha permesso di far crollare fino a oltre il 30% i contagi in quelle zone». Riprende, inoltre, dopo lo stop, la campagna per il personale scolastico. «Chi non ha aderito lo potrà fare da inizio settimana prossima attraverso Poste, quelli in attesa della seconda dose riceveranno in questi giorni un sms per l'appuntamento» ha comunicato l'assessore.