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Packaging, la rivoluzione parte da Segrate: l'azienda che ha inventato la bustina che si apre con tre dita

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Dino Bondavalli
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Forse non farà il rumore di un tuono che esplode all'improvviso. Ma il nuovo packaging lanciato dall'azienda milanese Vi-Factory si candida tranquillamente a essere il classico battito d'ali di farfalla che può provocare un uragano dall'altra parte del mondo.

Questa giovanissima realtà nata come divisione di MGX a Milano San Felice, frazione di Segrate a due passi dall'Idroscalo meneghino, si è infatti presentata sul mercato con un prodotto davvero rivoluzionario: una bustina monodose che si apre facilmente solo con tre dita. E che, a differenza di quelle con cui siamo abituati a combattere più o meno quotidianamente, trasforma una delle esperienze più frustranti delle nostre giornate, l'apertura delle bustine di olio, aceto, crema antirughe, salsa di soia e molto altro, in un gesto semplice. Alla portata di un bambino di tre anni. 

Una novità che non poteva trovare momento più propizio per sbarcare sul mercato. Le restrizioni e le norme per il contenimento e la prevenzione del Covid-19 hanno infatti reso le bustine monodose più utilizzate che mai. Al punto che non solo i servizi di ristorazione collettiva, ma anche la maggior parte dei ristoranti offre ormai olio e aceto alla propria clientela in queste confezioni.

«Noi siamo nati nel 2020 come startup innovativa, ma in realtà era qualche anno che studiavamo come proporre al mercato una serie di packaging nuovi, con l'idea di offrire un'alternativa alle classiche bustine monodose che si aprono con le forbici, con lo strappo dei denti o con parecchia fatica, e che peraltro sono fatte con materiali che poi spesso finiscono per essere dispersi nell'ambiente», spiega Andrea Moriggi, cofondatore di Vi-Factory. «Le nostre bustine, tutte rigorosamente Made in Italy, si aprono con una sola mano, anzi con tre dita, e consentono di liberare il 99% del prodotto, garantendo un utilizzo totale».
Non solo. Oltre a non creare parti di scarto che poi finiscono per terra, «i nostri prodotti sono eco-friendly e alcuni di questi possono essere bio-based, cioè realizzati per oltre l'80% da fonti rinnovabili. Viene così ridotto il problema dello smaltimento e della gestione dei rifiuti, contribuendo all'economia circolare» prosegue Moriggi. 

Ma le sorprese non si esauriscono qui. Tra i lampi di genio che hanno caratterizzato il primo anno di attività dell'azienda, che tra i propri clienti ha già grossi marchi nazionali e internazionali come Bentley Milano, Fincantieri, McLaren Milano, Mercedes-Benz Lupo e Xiaomi, solo per citarne alcuni, c'è anche l'applicazione del nuovo packaging a una serie di ambiti inesplorati, o poco sfruttati. «Il nostro fatturato in questo momento sta sfruttando soprattutto il gel igienizzante, che in bustine monodose è comodissimo da tenere in borsa o in tasca», spiega Alessandra Cattaneo, co-fondatrice dell'azienda, che è associata ad A.P.I., l'Associazione delle Piccole e Medie Industrie. «Noi però abbiamo voluto proporre anche una serie di prodotti nuovi per semplificare la vita della gente: il collutorio monodose, il dentifricio monodose, la crema antizanzare da tenere in tasca, il beach-kit con la crema solare».

Proposte originali alle quali si aggiungono quelle richieste dal mercato, che sull'onda della pandemia globale è letteralmente esploso. «Le esigenze dettate dal contesto attuale hanno fatto aumentare la richiesta», conferma Cattaneo. «Oltre al settore alberghiero, che ha esigenza di confezioni monodose per una molteplicità di prodotti, c'è grande interesse anche da parte dell'industria farmaceutica e chimica».

Nessuna sorpresa, quindi, che a meno di un anno dal lancio le bustine monodose Made in Italy siano già vendute su scala internazionale. «Il mercato di riferimento resta quello italiano, ma stiamo lavorando con Spagna, Dubai, Marocco, Messico, Brasile, Inghilterra, Moldavia e Romania», spiega Moriggi. 

Non male come primi passi per un'azienda che al momento conta quattro dipendenti e una serie di collaborazioni esterne. Ma che è destinata a crescere molto rapidamente, con l'obiettivo di arrivare al più presto a una produzione di 500 mila bustine al mese. 

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