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Beppe Sala, ennesima follia in corso Buenos Aires: spuntano piante in vaso sulla ciclabile. Addio ai posti auto

Massimo Costa
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Non bastava la ciclabile progettata in fretta e furia un anno fa, che ha moltiplicato le code di macchine e fatto arrabbiare tutti: gli automobilisti senza spazio, i tassisti senza posteggi, i ciclisti costretti a uno slalom tra scalini e segnaletica irregolare. L'ultimo tassello della distruzione di corso Buenos Aires è stato svelato ieri dall'assessore all'Urbanistica Pier Maran: sulla ciclabile sono spuntate infatti alcune piante in vaso. A Milano sono morte ovunque, da piazza Castello a via Vittor Pisani, ma il Pd ci riprova: per collocare gli alberelli verrà allargato il marciapiede, mentre la corsia delle bici verrà spostata verso l'interno (con ulteriore spreco di soldi). Di conseguenza l'arrivo delle piante sfratterà i posteggi dalla più grande arteria dello shopping. «Stiamo facendo un piccolo test in Corso Buenos Aires per prepararci ai lavori dei prossimi mesi che prevedono di allargare i marciapiedi con la posa di alberi in vaso, mantenere la ciclabile ed eliminare la sosta dal corso» esulta Maran. «I lavori interesseranno gli isolati tra Scarlatti e Pergolesi come anticipo di una riqualificazione più generale e oggi ci serviva analizzare le dimensioni delle strutture». I commercianti sono ovviamente sul piede di guerra: «Non c'è stato nessun confronto con il Comune» tuona Gabriel Meghnagi (Confcommercio). Fare e disfare, verniciare l'asfalto e poi riverniciare. Un caos che ben testimonia lo stato confusionale della giunta Sala nel post Covid. L'unica fortuna del Pd è che il centrodestra, dopo cinque anni di opposizione, non ha ancora uno straccio di candidato sindaco per le prossime elezioni.

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