Sfida per Palazzo Marino

Milano, Beppe Sala in campagna elettorale chiama Bianca Tedone che non gradisce

Enrico Paoli

Dunque. Milano non è una città insicura, afferma con veemenza il centrosinistra. E, soprattutto il capoluogo lombardo non è Gotham city (by Beppe Sala). Sotto la Madonnina, insomma, non ci sono né Batman né Joker, secondo la visione dei sostenitori del sindaco uscente. Tutti visionari allora? Mica tanto. L'ex assessore comunale, Pierfrancesco Majorino, oggi europarlamente dem, vorrebbe istituire un «servizio civico civile» per mettere «all'opera migliaia di ragazze e ragazzi». «Credo che la città», dice l'esponente del Pd, «abbia un problema da affrontare in maniera ancora più decisa che in passato. Si chiama solitudine delle persone e sensazione di insicurezza».

Ma Milano è sicura o no allora? Ecco, registrando quotidianamente le reazioni della politica, mettendole poi a fianco dei fatti di cronaca, risulta evidente un elemento: la città è in sofferenza e la delinquenza non si nasconde più, avanza. Se proprio non vi piace Gotham city c'è sempre Houston: «Abbiano un problema». Esattamente quel che ha fatto il candidato a sindaco del centrodestra Luca Bernardo. Ha segnalato un'anomalia nel sistema. Non registrare l'alert potrebbe essere alquanto rischioso. Però Sala insiste: «La destra pur di vincere sta tifando contro la città», dice incontrando i simpatizzanti della sua lista civica, «quello che serve è un po' di sano ottimismo, unito alla consapevolezza di essere una città ammirata in Italia e nel mondo».

 

 

 

 

Sul tifare contro, da parte del centrodestra, solleviamo forti dubbi, mentre siamo consapevoli dell'ammirazione nei confronti della città. Ma di quella sicura però. Nel frattempo Sala gioca a fare il piccolo Obama, trasformando Palazzo Marino in una piccola Casa Bianca. «Sto chiamando tutti i candidati sindaci che non conosco per un gesto di cortesia. Ho chiamato Paragone, che non conoscevo, ho visto Mariani, Cafaro, ho chiamato lei, Bianca Tedone», dice il primo cittadino, replicando a quanto scritto in un comunicato stampa dalla candidata a sindaco di Potere al popolo, Bianca Tedone, secondo la quale l'ex manager di Expo l'avrebbe chiamata, sostiene lei, per «cercare di normalizzare l'unica voce fuori dal coro». «Non chiamo quelli che già conosco», dice Sala «c'è stata una sola che ha fatto un comunicato stampa per dirlo ma la mia premessa in quella telefonata è stata che siamo su fronti diversi, una premessa», chiarisce Sala, «cui si associa anche lei. Se però l'educazione viene percepita male....».

 

 

 

 

Cose che capitano in campagna elettorale. Sul fronte squisitamente politico il sindaco ha ribadito, per l'ennesima volta, che con il Movimento 5 stelle, non ha nessun accordo definito. «Senza aver capito dove vanno a planare, è difficile immaginare qualcosa», dice Sala, facendo capire che, in caso di ballottaggio il sostegno dei 5 Stelle non è un fatto scontato. Però l'assenza di un loro candidato è «un'anomalia, ma credo che arriveranno abbastanza a breve perché ormai, se ho capito bene, a breve il Consiglio dei ministri definirà la data delle elezioni e poi si saprà quando depositare le liste».

 

 

 

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