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Vittorio Feltri: un aiuto alla mamma che non ha potuto riconoscere il figlio

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Vittorio Feltri
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Ci sono storie che scrivo malvolentieri perché mi demoralizzano e sono impotente a dare sollievo a chi le vive. I giornali hanno raccontato la triste vicenda della giovane donna che, dopo aver partorito un bimbo in un ospedale di Milano, non ha potuto riconoscerlo come suo figlio non avendo i mezzi per mantenerlo decentemente. Il neonato dunque è stato esposto all'abbandono, come si diceva una volta, e ci auguriamo che una famiglia di buona volontà lo adotti. E la mamma che fine ha fatto? È tornata a vivere, si fa per dire, col suo compagno di sventura per strada. La loro dimora situa sotto tre ombrelli aperti sul marciapiede. Unica difesa contro il freddo stagionale un paio di coperte. Stiamo parlando di due giovani clochard, 24 anni lei, 29 lui. I quali raccattano qualche soldo mendicando, si confortano con un bicchiere e aspettano abbracciati la notte per battere i denti dal gelo.

 

 


Entrambi i ragazzi in questione provengono dalla Sardegna dove morivano di fame. Almeno nel capoluogo lombardo, pur tra gli stenti, tirano avanti con l'elemosina. Non è un racconto allegro ma ve lo proponiamo sperando che vi indigni come ha indignato me. Infatti mi domando come sia possibile infischiarsene di due cristiani e costringerli a campare all'addiaccio, senza che nessuno intervenga per offrire loro un tetto pur modesto e periferico. Esistono tante case popolari, molti appartamenti di proprietà pubblica sono stati occupati abusivamente dai soliti furbi, i quali abbattono una porta, entrano nella dimora di un pensionato indifeso che è uscito per andare a comprare il pane, e si accomodano illecitamente nella stanza. Quando l'inquilino legittimo cerca di rientrare nell'alloggio assegnatogli, non ce la fa, perché altri lo hanno invaso e non hanno alcuna intenzione di restituirglielo.

 

 


Nessuno interviene per ripristinare la legalità. Comune, Ente case popolari, carabinieri, non esiste autorità che si interessi della violazione e cerchi di porle fine. C'è una sola persona in Italia che si impegni per fare giustizia: è Mario Giordano, giornalista di Mediaset, che nel suo programma, "Fuori dal coro", si dà da fare in favore del diritto, e spesso riesce nel suo nobile intento. Consiglio ai due sfigati che hanno dovuto lasciare in una corsia il loro erede, si fa per dire, nell'ospedale dove è nato perché nessuno provvede ad assegnare alla coppia un piccolo quartiere dove lenire i propri stenti, di rivolgersi al citato conduttore televisivo affinché intervenga per aiutarli. Segnalo, per concludere mestamente, che la gente senza fissa dimora non ha neanche la possibilità di incassare il reddito di cittadinanza, e questo è un mistero mica tanto buffo. Non mi appello al sindaco di Milano, Sala, in quanto so che lui se ne frega dei veri poveri costretti a rinunciare al figlio perché non sanno dove metterlo. Dico comunque ai due sfigati sardi di bussare alla mia porta, li aiuterò io per quel che posso, e non è poco. 

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