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Uccide il figlio e si suicida

nel consultorio dell'Asl

Albina Perri
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Un incontro che si ripeteva ogni settimana da qualche tempo a questa parte. Vale a dire da quando in famiglia si erano creati dissidi, un divorzio alle spalle da quattro anni e forse era il caso di confrontarsi e cercare di capire cosa non andasse. Un incontro che oggi si è improvvisamente trasformato in una tragedia. E' accaduto a San Donato Milanese, alle porte della città, in un consultorio dell'Asl: un uomo di 52 anni, di origine egiziana ma con regolare permesso di soggiorno, e sposato con una donna italiana, ha accoltellato prima il figlio di 9 anni, poi ha rivolto l'arma contro di sé e ha completato l'opera togliendosi la vita. Il bambino era stato affidato alla madre, che al momento non è ancora stata informata dell'accaduto. Gli assistenti dei servizi sociali seguivano il suo caso e cercavano di far interagire padre e figlio con una serie di incontri settimanali. Ma oggi in quella saletta non c'era nessuno nel momento in cui l'uomo ha deciso di farla finita e di portarsi dietro il bambino. Così, pochi minuti prima delle 17, l'egiziano, di mestiere operatore turistico, ha estratto il coltello e in pochi secondo è successo tutto. Diverse le coltellate finite nel petto del ragazzino, almeno quattro, che non hanno lasciato scampo. Qualcuno ha capito che qualcosa non andava, ha provato ad intervenire, troppo tardi però. E' partita la chiamata al 118, ma nella sede dell'Asl in via Sergnano non c'è stato scampo per nessuno dei due. Nemmeno per l'assassino che si è trasformato in lucido suicida. Secondo alcuni testimoni, avrebbe addirittura sparato un colpo di pistola a vuoto. Della tragedia non sa niente la madre, italiana. I carabinieri la stanno cercando per informarla. La stanno cercando perché non si sa dove sia. Visto la dinamica di quanto accaduto e tenuto conto dei molti precedenti, non si scarta l'ipotesi che anche lei possa essere stata colpita dalla furia dell'ex marito.

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