Appunto
Facci visto da Vasinca
Non c' è il minimo dubbio che il proporzionale puro (con preferenze) sia il sistema elettorale più giusto e democratico che esista: almeno questo ammettiamolo, anzi, facciamoci forza e aggiungiamo che i grillini avrebbero ragione e che la loro proposta sarebbe la migliore. Nota: è il sistema dove la percentuale di eletti coincide semplicemente coi voti presi alle elezioni. Poi si può obiettare in cento modi, dire che per l' Italia non va bene, che funzionava coi partitoni di massa, che i governi non durano eccetera: ma è disonesto dire che il proporzionale non possa funzionare in assoluto, che piaccia solo alla mafia, a chi - come scrive «l' Unità» - vuole il caos. Ci sono paesi a noi vicini in cui funziona regolarmente. L' Italia l' ha usato dal 1946 al 1993 e ha espresso governi talvolta più incisivi degli odierni: il declino è cominciato da quando il proporzionale non c' è più, a esser precisi. Detto questo, il medico mi ha proibito di scrivere di sistemi elettorali (rischio la narcosi) ma c' è qualche principio che va fatto salvo: 1) essere governati da una minoranza resta la peggior sconfitta democratica possibile; 2) Tanti nemici delle preferenze non raccatterebbero tre voti; 3) I partiti che paventano il rischio di clientele non hanno capito che i partiti sono considerati delle clientele; 4) L' aristocrazia dei nominati è ciò che ha veramente rotto le palle agli italiani.
di Filippo Facci
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Commenti all'articolo
gigi0000
22 Settembre 2016 - 14:02
Sì, d'accordo. Ma se "uno vale uno" ci dovesse portare all'esempio di Roma ... Giusto per citare l'ultimo di tanti altri esempi d'incapacità degli elettori?
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