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Vittorio Feltri contro Casalino: "I deliri di un passacarte, è una follia prenderlo sul serio"

Maria Pezzi
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Rocco Casalino ha acquisito negli ultimi giorni una enorme notorietà pur essendo un signor nessuno. Egli ricopre soltanto il ruolo, non istituzionale, di portavoce del Presidente del Consiglio. Eppure gli è bastato dare delle merde (sic) al ministro Tria e ai suoi collaboratori per assurgere a personaggio di primo piano. Noi giornalisti siamo responsabili di simile supervalutazione di un tipo che in realtà è poco più di un impiegato, per quanto ben retribuito. Le sue parole velenose, affidate a un cronista amico e inopportunamente divulgate, hanno suscitato uno scalpore sproporzionato rispetto alla personalità minima di chi le ha pronunciate. Ricordo che Casalino salì alla ribalta del gossip allorché, parecchi anni orsono, partecipò a uno dei programmi più insulsi della televisione: Il Grande Fratello. Che essendo scemo è ancora in vita. Per approfondire leggi anche: Feltri contro Casalino; "Ecco chi è veramente" Altre opere di Rocco non risultano, eccetto il fatto che egli si sia aggrappato al ricco carro dei pentastellati, di cui è divenuto un addetto alla comunicazione. Non è un deputato né un senatore, bensì semplicemente un passacarte. Non si capisce perché mai, se spara quattro minchiate, debba essere preso sul serio come se avesse aperto bocca la Madonna. È un chiacchierone che dovrebbe riportare solo le esternazioni di Conte, cioè il premier, mentre il suo personale pensiero politico è del tutto ininfluente. Ciononostante i fessi del Palazzo, udite le frasi triviali di Rocco, le hanno interpretate quali minacce alla stabilità dell' esecutivo. Una baggianata così era inedita. La stessa stampa ci ha montato un caso quasi si trattasse di un incidente diplomatico, viceversa è solamente una boiata pazzesca ingigantita per motivi misteriosi. Forse qualcuno ha scambiato il portavoce per un padreterno quando, invece, non è padre e non sarà nemmeno eterno, ci auguriamo. di Vittorio Feltri

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