Lui lo conosce bene

Paolo Becchi: "Chi è davvero Alessandro Di Battista e perché Matteo Salvini deve preoccuparsi"

Giulio Bucchi

Sarà Alessandro Di Battista il nuovo Beppe Grillo. Ne è convinto Paolo Becchi, che intervistato da LoSpecialeGiornale.it all'indomani dell'intervista del pasionario grillino a Che tempo che fa da Fabio Fazio chiarisce il senso del ritorno di Dibba in Italia: "Tutti i vantaggi dell'azione di governo se li sta prendendo Matteo Salvini, mentre sul M5s viene scaricata tutta la responsabilità di ciò che non funziona". Leggi anche: Becchi e la porcata di governo. "Così usano Conte per far fuori Salvini" Ecco perché i 5 Stelle hanno richiamato l'ex deputato per la campagna elettorale delle europee. "Lui altro non è che il jolly che Di Maio ha deciso di giocarsi per controbilanciare la visibilità mediatica di Salvini. Non serve che sia o meno candidato. Lo farà andando in televisione, partecipando ai vari talk show e rilasciando interviste. È tutto ben studiato. Di Battista è un po' come Grillo, può portare voti anche senza scendere direttamente in campo. Basta andare in piazza e saper usare gli slogan giusti, andare in televisione e pronunciare frasi ad effetto", un po' come il fac simile delle colonie strappato da Fazio. E soprattutto l'affondo sui 49 milioni di euro che la Lega deve restituire allo Stato: "Di Maio non potrebbe mai dire una cosa simile, lui sì. Mi stupisce chi si meraviglia del fatto che abbia attaccato Salvini, è stato chiamato appositamente per questo. Di Battista è un bravissimo attore, su un palcoscenico politico dove è però chiamato a recitare una parte scritta per lui da un regista, in questo caso Di Maio". In fondo, conclude Becchi, Dibba è un grande attore e comunicatore ma "sbaglia chi pensa che potrà essere un leader. È abile e bravo a ricoprire il ruolo del protagonista ma soltanto sul piano mediatico, non su quello del governo". In ogni caso, "Salvini di sicuro dovrà abituarsi all'idea di avere una spina nel fianco".