La tentata strage

Vittorio Feltri: va perseguitato chi non ha vigilato sull'attentatore dell'autobus

Cristina Agostini

All'Erode senegalese che ha cercato di bruciare vivi 51 ragazzini a lui affidati su un pullman per trasportarli dalla palestra a scuola e viceversa non sarà torto un capello. D'altronde non è riuscito per imbecillità cronica a realizzare un massacro, pertanto quando sarà processato nessuno potrà punirlo per strage: infatti ha solo tentato di compierla. La punizione che gli verrà inflitta sarà relativamente mite e buonanotte al secchio. Ma questo è secondario. Il tipo in questione, portatore di un nome ostrogoto, Ousseynou, ha un curriculum vitae che fa accapponare la pelle: patente ritirata per guida in stato di ebbrezza, una sentenza per molestie su minori. Tutta roba poco rassicurante che non ha impedito all'azienda di trasporto persone di mettergli in mano una corriera piena zeppa di bambini, verso i quali il soggetto aveva commesso gravi reati che gli avevano procurato una condanna definitiva. Insomma l'africano non era esattamente uno stinco di santo, e il fatto che nonostante ciò egli fosse stato assunto in un ruolo importante, conducente di mezzo pubblico riservato ai piccoli, grida vendetta. Leggi anche: "Lo rifarei cento volte", lo schifo dell'autista del bus. Salvini lo fa a pezzi: "Verme, adesso..." Possibile che nessuno avesse controllato il suo passato burrascoso? Uno che sta al volante ciucco tradito e a cui hanno tolto il diritto di guidare e che, in più, ha infastidito (eufemismo) dei figli di mamma, ricevendo una pena congrua, non mi pare fornisca garanzie tali da consentirgli di dirigere uno scuolabus. Coloro che l'hanno ingaggiato per svolgere un servizio tanto delicato avevano il dovere di verificare che l' uomo fosse idoneo a ricoprire simile incarico. Ciò non è stato fatto tant'è che l'idiota ha programmato di sterminare un numero impressionante di alunni, i quali si sono salvati per miracolo, per la prontezza di uno scolaro, per l'abilità e la tempestività dei carabinieri. Rimane il fatto che il senegalese era già un delinquente nel momento in cui è stato assoldato, per cui qualcuno dovrà risponderne. In un giornale se esce a pagina venti un pezzo diffamatorio, il direttore viene imputato per omesso controllo. Una follia ingiustificabile. Ma se il dirigente di una azienda immette nell'organico un farabutto conclamato non è tenuto a pagare il fio? Questa vicenda è assurda non tanto perché lo scemo ha organizzato una carneficina, ma in quanto qualcuno più scemo di lui gli ha dato la opportunità di esercitare fino in fondo la propria crudeltà. I deficienti vanno neutralizzati. Chi consente loro di fare danni va castigato. di Vittorio Feltri