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Vittorio Feltri: "Perché Matteo Salvini e la Lega sono giustamente furibondi". Virginia Raggi spazzata via

Cristina Agostini
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Il tormentone dura da giorni ed è improbabile si esaurisca presto. Roma, città disastrata e martoriata a causa di numerosi amministratori incapaci e incoscienti, ha un bilancio che presenta un buco finanziario di 12 miliardi, cifra impressionante che i grillini intendono coprire consentendo alla loro sindaca Raggi, patata fredda (va bene fredda gelata?), di tirare avanti la baracca comunale. I leghisti sono contrari alla elargizione di tale somma a carico dello Stato e non mi sembra abbiano torto. Non si comprende infatti come la Capitale abbia potuto accumulare un debito simile senza riuscire, peraltro, ad offrire ai romani un ambiente civile. Al contrario, l' Urbe fa letteralmente schifo essendo stracolma di porcherie ammassate in ogni strada, che favoriscono l' invasione di pantegane grasse e voraci, nonché di gabbiani talmente grandi da rivaleggiare in altezza con vari ministri dell' Economia. Senza contare il degrado delle periferie, dominate dai rom e dall' incuria ad essi correlata, e sorvoliamo sulle buche che costellano il manto bitumato di ogni quartiere, inclusi quelli del centro. Leggi anche: Scaricata anche da Di Maio: la frase con cui l'ha umiliata. Bruttissima fine per Virginia Raggi La domanda che nasce spontanea dalla osservazione della triste realtà locale è la seguente: chi ha provocato lo sfascio dei conti senza cogliere l' obiettivo di rendere frequentabile la Città eterna? All' inquietante interrogativo nessuno risponde. Coloro che in passato e nel presente hanno tenuto in mano le redini del Campidoglio non forniscono risposte. Fanno spallucce, se ne fottono della drammatica situazione. Roma è stata guidata anni da Rutelli, Veltroni, Alemanno, dal povero Marino e ora giace ai piedi della pentastellata Raggi. Nessuno di costoro è in grado di spiegare come sia accaduto il miracolo di spendere 12 miliardi col risultato di mandare in malora un tessuto urbano di valore mondiale, privandolo di servizi fondamentali per la vita degli abitanti. Sindaci e assessori municipali tacciono, non ce n' è uno che si assuma la responsabilità della tragedia. Le colpe della cattiva gestione non sono state accertate. Si sa solo che se gli italiani non sono disposti a sborsare la menzionata stratosferica cifra di 12 miliardi la contabilità capitolina salterà per aria quale petardo, anzi, bomba atomica. Ecco perché alcuni governanti insistono: bisogna ripianare il deficit con il denaro prelevato dalle tasche del popolo. Il quale ovviamente non è contento e protesta con la voce tonante di Salvini. Ha ragione di essere furibondo. E ha ragione la Lega nel dire che non è lecito spremere il portafogli dei compatrioti per salvare quello dei pessimi amministratori romani. A ciascuno il suo, unicuique suum. di Vittorio Feltri

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