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Carola Rackete, Feltri a Mughini: "Non è neppure tanto affidabile"

Maria Pezzi
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Caro amico Mughini, hai scritto un libro meraviglioso sui Cretini di sinistra che ha fatto nascere in me una grande ammirazione per te. Sono sedotto dalla tua intelligenza e arguzia. Per quanto riguarda la questione in ballo non hai tutti e torti e neppure tutte le ragioni. Carola suscita in me sentimenti contrastanti: un po' di simpatia e molta antipatia. Non capisco perché ella vada in giro per mare allo scopo di raccattare dei poveracci, con una nave olandese, e dopo averli salvati invece di portarli a casa sua intenda scaricarli a noi italiani. È capitato anche a me di fare della beneficenza, ma con i soldi miei e non con quelli altrui. Essere buoni e umani è cosa lodevole, per cui Carola non andrebbe bistrattata per ciò che ha fatto, ma per come lo ha fatto non merita lodi. Per approfondire leggi anche: Sea Watch, quanto prende la Lega Il nostro Paese è pieno di immigrati e uno più o uno meno non cambia. Ci mancherebbe. Rimane il fatto che se non si pone un limite agli ingressi andiamo incontro a una invasione intollerabile. Pertanto non è una follia stabilire un numero chiuso, come nelle università. Più di tanti immigrati non ce li possiamo permettere, altrimenti continueremo ad accogliere poveracci senza avere la possibilità economica per ospitarli in modo decente. Le città pullulano di disgraziati senza arte né parte, che vivono per strada incapaci di inserirsi per mancanza di lavoro e di alloggi. È questo che vogliamo? Non mi pare il modo migliore di agire. Carola se ne fotte delle nostre condizioni economiche e sociali, tanto lei è tedesca, e pensa che l' importante sia evitare naufragi. Io invece penso che per evitarli sia indispensabile chiudere i porti e impedire che certa gente si illuda di trovare nella Penisola un paradiso inesistente. Il problema non è destra o sinistra, ma se la sinistra non capisce che siamo nei guai non posso applaudirla. di Vittorio Feltri

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