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Vittorio Feltri: "Erdogan è un farabutto ma se ci spedisce qua gli immigrati possiamo rimandarglieli indietro"

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Cristina Agostini
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Adesso lo sappiamo: Erdogan, famoso farabutto, parla fuori dai denti e dichiara papale papale che, se noi gli rompiamo le scatole perché bombarda i curdi, ci scatenerà contro milioni di migranti provenienti da mezzo globo. Non stentiamo a credergli visto che egli è un essere spregevole e pronto a qualsiasi nefandezza. Noi europei come potremmo difenderci qualora certe minacce si trasformassero in realtà? C'è una sola via da percorrere: prendere sul serio il signore della Mezzaluna e trovare il modo di opporsi alle sue millanterie. Magari rendendogli noto che noi, consapevoli del dramma della immigrazione, non intendiamo affatto subirla bensì governarla. Da millenni i popoli si trasferiscono in massa dalle zone più sfigate a quelle più ospitali, ma non è detto che debbano forzosamente essere inglobati in toto. Vanno respinti nel caso in cui non si posseggano i mezzi idonei per accoglierli decentemente, cioè senza sbatterli nelle periferie costringendoli a campare da reietti. In altri termini non è scritto da nessuna parte che l'Italia abbia l'obbligo di spalancare le porte a chiunque bussi. Siamo perfettamente in grado di rifiutare coloro i quali non siamo nelle condizioni di mantenere.  Leggi anche: "Erdogan è un mascalzone e i tedeschi fanno schifo". Feltri, la verità su Turchia islamica ed Europa fallita Indubbiamente occorre avere la forza di chiudere i porti, e non solo i parti che hanno svuotato le culle, cui si deve il calo delle nascite, non compensabile concedendo spazio a chi proviene dall'Africa o dal Medioriente. Qui si tratta di applicare criteri logici, non in contrasto con i nostri interessi, al primo posto delle priorità nazionali. Erdogan ci manda qua un milione di neri o di marroncini? Non ci importa un fico secco, ci tocca sbarrare i confini e rispedirli al mittente, senza temere le critiche francesi o tedesche. In giro per il mondo si diffonda la notizia che non siamo più all'altezza di essere ricettivi ovvero di portarci in casa chiunque aspiri a sbarcare il lunario da queste parti. Il problema è più semplice di quanto appaia: se smettiamo di salvare in mare chi sfida le onde prima o poi questi la smetterà di avventurarsi tra i flutti, e codesta storia dell'invasione finirà subito. di Vittorio Feltri

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