Sbaraglio

Vittorio Feltri e la crisi iraniana: "L'Italia non conta niente, aspettiamoci morti"

Giulio Bucchi

"L'Italia non conta niente". Vittorio Feltri non usa giri di parole per analizzare il contesto internazionale, sull'orlo di conflitti devastanti in Medio Oriente e in Libia. Sulla crisi tra Iran e Stati Uniti scoppiata per il raid americano a Baghdad che ha portato all'uccisione del generale iranano Soleimani, il direttore di Libero in collegamento con Myrta Merlino a L'aria che tira su La7 sottolinea: "Nessuno ci ha avvertiti di quello che sarebbe successo. Aspettiamoci morti" . Leggi anche: "Che caso, mute come pesci". Iran, Fusaro frigge le sardine Di fronte a un governo "che non ha una posizione e procede alla Carlona", dunque, l'unica soluzione sembra quella di buon senso: "Ritirare i militari italiani presenti in Afghanistan e in Iraq", scrive Feltri nell'editoriale in edicola oggi, mercoledì 8 gennaio. Obiettivo: evitare di esporre il nostro contingente a un altissimo e insensato rischio di ritorsioni.