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La Minetti ad Arcore:tratta la resa col Cav

Giulio Bucchi
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Nicole Minetti per l'intera giornata non ha rilasciato alcuna dichiarazione sull'affaire di questi giorni, le sue dimissioni (invocate ma che non arrivano). L'unica frase è stata questa: "Non parlo, per il bene di tutti e del Pdl". Tutti i riflettori erano puntati su di lei: si dimette, come le chiede il Pdl, oppure no? Il passo indietro, per ora, non è arrivato. Ma la bella Nicole ha saltato la seduta pomeridiana del Consiglio regionale lombardo (dopo il "delirio" scatenato dal suo arrivo in mattinata). All'ordine del giorno c'era la discussione finale e la votazione su Expo 2015, ma la Minetti non c'era. Il motivo? Pare che fosse attesa ad Arcore da Silvio Berlusconi, che dopo l'annuncio del ritorno in campo le avava chiesto un passo indietro. E secondo Dagospia, la Minetti ad Arcore ci è andata davvero (una notizia poi confermata): col Cav ha affrontato il nodo delle dimissioni. Berlusconi le vuole, ad ogni costo, ma Nicole, che non vorrebbe lasciare il Pirellone, non può accetatre il passo indietro e il ruolo di "capro espiatorio" senza ottenere nulla in cambio. Ad Arcore si trattava, e domani, mercoledì 18 luglio, potrrebbe essere la giornata decisiva per il futuro politico della consigliera. Arrivo al Pirellone - La giornata della Minetti è stata lunghissima. Nicole è arrivata martedì mattina, puntuale alle 10, in Consiglio regionale, ma, come detto, non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti che l'aspettavano. Anzi, dopo minuti di pressing serrato, divenuto vero e proprio assedio anche davanti alla toilette, la bella Nicole ha deciso di dire chiaro e tondo: "No comment", sono state le sue parole scortata da alcuni commessi, prima di chiudersi in una sala riunioni adiacente per un caffè con i suoi collaboratori, lasciando fuori la torma di cronisti, fotografi e teleoperatori. Una mattinata da star, tra microfoni e flash, con la Minetti in elegante giacchetta chiara, sensuale come sempre.  Nicole non abbocca - Una Minetti determinata, dura, anche se non ha rinunciato a qualche sorriso ai giornalisti, anche quando insistevano a chiederle delle dimissioni: "Per il bene di tutti non ho intenzione di rilasciare dichiarazioni, per cui smettiamola". E sulla dichiarazioni rilasciate da Daniela Santanchè sottolinea: "Non rispondo a nessuna provocazione". Provocazione di chi, se dei giornalisti o dei suoi compagni di partito, è difficile da dire. Assedio politico - In apparenza, nulla cambiava anche se da qualche giorno all'interno del Pdl si sono levate diverse voci che hanno chiesto le dimissioni della Minetti, imputata nell'ambito del processo Ruby bis. La consigliera ha tenuto duro per tutto il giorno, dopo aver resistito all'assedio delle ultime ore, ma con Berlusconi ad Arcore potrebbe aver trattato la "resa definitiva". All'ufficio di presidenza del Consiglio non è ancora arrivata alcuna notifica di eventuali dimissioni. Il governatore Roberto Formigoni aveva parlato lunedì di "dimissioni in arrivo" mentre il segretario regionale del partito Mantovani aveva confermato che la consigliera avrebbe lasciato entro 24 ore dal cosiddetto "ultimatum" del segretario nazionale Angelino Alfano. Già oggi, però, da Formigoni è arrivata una parziale retromarcia: "Dimissioni? Non so se e quando arriveranno...". Forse, sussurrano i maligni, le dimissioni arriveranno quando Silvio Berlusconi le assicurerà una parte al cinema. Non in un semplice cinepanettone, ma addirittura a Hollywood...  

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