Casini

Più sonnifero del Roipnol: lui parla in aula, e la Binetti si addormenta

Andrea Tempestini

La bravura di un politico sta anche in questo: catturare l’attenzione di chi lo ascolta, stimolandone la curiosità con la forza del parlar chiaro. Pier Ferdinando Casini, nonostante trent’anni di servizio parlamentare attivo, ha bisogno di qualche ripetizione. I toni moderati, la sussiegosa cautela, l’affettata circospezione con cui cerca - perennemente - un posto al sole hanno l’effetto di un barbiturico per cavalli. Ne hanno fatto le spese un paio dei suoi, sfiancati dalla parlantina ipnotica del nostro. La più provata, come appare da un video della Camera, è stata Paola Binetti. L’ultrà cattolica passata dal Pd all’Udc è stata sopraffatta da un sonno di piombo mentre Pier arringava l’aula. E se il più montiano del bigoncio non riesce a tener svegli i propri parlamentari, chissà che effetto avrà sugli elettori. Meglio di un Roipnol.