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Berlusconi sfotte Renzi: "Il suo unico potere è di togliersi la giacca"

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Nicoletta Orlandi Posti
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"Non mollare", gridano dalla platea all'arrivo di Silvio Berlusconi nell'auditorium del Seraficum a Roma. Per il leader azzurro è la prima uscita pubblica dopo la sentenza di condanna della Cassazione che ha confermato l'interdizione dai pubblici uffici nell'ambito del processo Mediaset e un'accoglienza come quella dei Club di Forza Italia scalda il cuore. "Quanti anni hai?", chiede a un ragazzo seduto nelle prime file. "Ho 24 anni", replica il giovane. Silvio ribatte con una battuta: "Complimenti perché alla tua età io avevo solo 18 anni...". Preoccupato per l'Italia - Poi ammette di aver voluto "raccontare una barzelletta sulla primavera", "ma lo farò in privato", promette prima di passare all'attualità: "Siamo in una situazione così preoccupante che abbiamo veramente bisogno di qualcosa che strappi un sorriso perché se ci dovessimo concentrare solo sulla situazione attuale e su quella prossima futura che ci sta aspettando saremmo tutti molto molto preoccupati. Siamo tutti consapevoli di quanto successo negli ultimi 20 anni, abbiamo avuto 4 colpi di Stato", ripete Berlusconi, parlando dei "governi" andati a palazzo Chigi "senza passare per elezioni", questo "si chiama colpo di Stato". Più poteri al governo - Il Cav poi parla delle riforme di cui necessita il Paese. "Tutti i paesi che stanno meglio, dove si può governare e riescono a prendere decisioni, sono quelli che hanno un sistema bipolare", mentre in Italia "il voto è sempre frazionato. Gli italiani votano Casini perché è bello, piace alle signore. Gli italiani non pensano al bene del Paese". Servirebbe, invece, "un governo fatto di ministri tutti dello stesso partito" per poter "fare le riforme necessarie". L'ex premier ribadisce quindi la necessità di cambiare la costituzione dare più poteri al premier perché ora, in Italia, "il presidente del Consiglio non ha poteri, può solo togliersi la giacca e restare in camicia bianca quando tutti restano con la giacca. L'unica cosa che ha il potere di fare è scrivere l'ordine del giorno dei Cdm", ha aggiunto. Meno tasse - Dal palco del Seraficum Berlusconi ha spiegato che se il governo "non riuscirà ad abbassare le tasse non ci sarà mai nessuna ripresa economica". "Se leggete oggi i giornali", ha detto ai suoi sostenitori, "e il presidente di Confindustria minaccia di portare la sua azienda all'estero vi accorgete di quanto bisogno abbiamo di un assoluto cambiamento, e questo non vuol dire andare in Europa ad avere sorrisini e pacche sulle spalle ma, se qualcosa non va, mettendo il veto agli altri capi di governo". La giustizia - Poi Berlusconi ha parlato della Magistratura. "Grazie alla corrente di Magistratura democratica, la sinistra detiene il potere e gli altri giudici devono rivolgersi a Md, che si è inventata la missione, nata negli anni 60, poi si divise e una parte di Md appoggiò tesi estreme e a poco a poco quello che è un ordine dello Stato è diventata un super potere, un contropotere che tiene sotto di sè il potere parlamentare e quello esecutivo. Questi giudici che vogliono? Molto semplice, il popolo ha diritto alla democrazia ma ce l'ha solo se al potere c'è un partito socialista di massa, altrimenti è compito e missione di questi magistrati di costruire una via giudiziaria al socialismo contro il capitalismo borghese interpretando in modo creativo le leggi". Per Berlusconi anche "la Corte Costituzionale oggi non è più un'istituzione di garanzia ma un organo della sinistra". Poi rilancia: "Quella della giustizia è la riforma delle riforme". "Serve la riforma della giustizia in senso democratico", l'unico modo per ottenerla, spiega il leader azzurro, è "vincere non alla grande, ma alla grandissima le prossime elezioni. Facile a dirsi vero? Ma vi ricordo che nel '94 ce la facemmo...". Colle sinistro - Dicendo: "Noi italiani vogliamo avere il diritto di eleggere direttamente il presidente della Repubblica", Silvio Berlusconi torna anche a lamentare la lentezza con cui si approvano le leggi ma, soprattutto, il 'puntiglio' con cui al Quirinale vengono esaminati i provvedimenti: "Ci sono giuristi che con la lente di ingrandimento lo esaminano parola per parola alla ricerca dei profili di incostituzionalità, ne trovano sempre e dicono al Parlamento bisogna cambiare queste norme e poi il Parlamento lo fa e il provvedimento va sul tavolo del Capo dello Stato. Io ho avuto sempre a che fare con Capi di Stato della sinistra che il week end fanno viaggi e poi il lunedì sono stanchi, e se dopo un po' di tempo si decide firma il provvedimento. E qui entra in gioco la teoria di Gramsci: Togliatti aveva un piano per prendere il potere con la rivoluzione armata ma il patto di Yalta lo impedì. Nel Pci però non venne meno la volontà di prendere il potere e Gramsci, intelligentissimo, inventò la teoria dell'egemonia che si riassume nella conquista delle casematte, e la sinistra mandò i suoi uomini nella tv pubblica, nella giustizia, nelle scuole e questo dura da allora e ancora oggi il potere della sinistra è assolutamente prevalente è prevalente nella magistratura".  Terza giovinezza - "Prima delle elezioni", ha continuato Berlusconi, "mi stavo occupando, e voglio tornare a farlo quando entrerò nella mia terza giovinezza, del Milan che ha bisogno di me in questi tempi come sapete e spero di poter rimettere in attività con Guido Bertolaso la costruzione di ospedali per bambini nel mondo". "Se riuscirò a costruire 50 ospedali quando andrò in Paradiso mi accoglieranno stendendo il tappeto rosso". Convincere 26 milioni di elettori  - Infine l'appello: "I sondaggi dicono che alle europee andranno a votare il 46-47% degli italiani. Un terzo dei voti sarà per noi e i nostri alleati, un terzo per il Pd e i comunisti e un terzo per Grillo. Il 50% non andrà a votare o è ancora indeciso perchè deluso o disgustato. Come facciamo a conquistarli? Non con la tv, perchè gli ascolti sono calati tantissimo. E gli italiani sono così schifati dalla politica che non guardano più i telegiornali e quegli orribili pastoni dove ogni partito manda la sua faccia che smentisce quella successiva. Nemmeno i giornali servono, perchè li legge solo chi già sa per chi andrà a votare. Il 46% degli elettori dei 5 Stelle sono delusi e disgustati da chi hanno eletto e mandato a Roma. E allora abbiamo 24-26 milioni di elettori che si possono convincere: i giovani con i social network, quindi dobbiamo irrobustire la nostra presenza sui social network. Poi ci sono gli anziani da convincere, che sono il 33% e l'unico modo per arrivare a convincerli è il contatto diretto e non c'è altro modo che i club e le sentinelle del voto" contro i "brogli della sinistra". 

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