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Porta a Porta, il renziano Anzaldi (Pd) difende Vespa: "Il taglio di una puntata non diventi l'ennesimo autogol"

Serena Cirini
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Si è da poco spenta la lite che ha visto lo scambio di cinguettii sl vetriolo tra Fiorello e Bruno Vespa. La polemica per il taglio di una puntata a settimana di Porta a porta, quella del giovedì per esattezza, non sembra però essere destinata a spegnersi. A riaccendere il dibattito, questa volta, sono le dichiarazioni rilasciate dal renziano Michele Anzaldi, segretario della commissione di vigilanza Rai: "L'eventuale taglio di una puntata di 'Porta a porta' non diventi l'ennesimo autogol per Raiuno - ha avvertito il deputato democratico -  Voci che circolano e mezze conferme che arrivano dalla stampa rischiano di danneggiare l'azienda''. L'accorata difesa di Anzaldi prosegue: "Prima di mettere in discussione una trasmissione che funziona e affronta anche tematiche di vero e proprio servizio pubblico, è opportuno che vengano valutati con attenzione i rapporti costi-benefici, anche delle eventuali alternative". "Vespa non è un flop come ... "- Il renziano, però, non si accontenta di elogiare il lavoro fatto da Vespa e riserva una critica velenosa alle scelte di viale Mazzini in materia di palinsesti. E non manca neppure un riferimento al fallimento della coppia Fazio e Littizzetto sul palco dell'Ariston: "Rai Uno negli ultimi tempi ha collezionato flop da Mission a Sanremo, fino al tentativo di sostituire Bruno Vespa con Geppi Cucciari bocciato dagli ascolti". Poi, il deputato renziano conclude: "È chiaro che i palinsesti vanno rinnovati, ma la rete ammiraglia non può permettersi eventuali salti nel buio. Se la direzione di Raiuno vuole sostituire Vespa, lo faccia con un progetto chiaro e sostenuto da numeri, altrimenti rischia solo di danneggiare la programmazione''.

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