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Cori razzisti contro Enoch, il fratello di Balotelli

Matteo Legnani
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Deve essere un destino di famiglia, quello di finire volenti o nolenti sui giornali. Un destino che accomuna i due fratelli Balotelli, Mario ed Enoch. Il primo, appena lasciata l'Italia, è finito su tutti i giornali per la scarpata in testa rifilata a un avversario nel corso di un'amichevole giocata dal Liverpool. Oggi tocca al fratello minore, in questo caso nel ruolo di vittima degli ultras del Darfo. Che al povero Enoch Barwuah, 21 anni, attaccante del Vallecamonica, hanno urlato che "non esistono negri bresciani" nel corso del match valido per il campionato d'Eccellenza. I primi insulti sono piovuti come pietre già durante la fase di riscaldamento. Dopo il calcio d'inizio l'escalation delle offese (“Balotelli figlio di...”) queste sì rivolte all'amato-odiato fratello. Enoch ha comunque giocato fino al 31' del secondo tempo per poi uscire con chiaro gesto di stizza nei confronti della tribuna dei tifosi locali. Più sconcertato che offeso a fine gara il fratellino di Super Mario ha detto di non capire davvero il perché di quelle feroci frasi. "Mi hanno detto negro di merda, fatto il verso della scimmia e hanno tirato in ballo anche mio fratello Mario. Sinceramente - ha aggiunto - non ho capito tanto accanimento. Ad inizio partita ero nervoso perché i cori mi davano fastidio, ma poi ho fatto finta di non sentirli. Ho rischiato però di perdere la testa". Per la cronaca (calcistica), il Vallecamonica ha perso 2-1.

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