Cerca
Cerca
+

Fabrizio Corona a Quarto Grado: "Sono un detenuto modello, non merito questa pena. Mandatemi a casa"

Giulio Bucchi
  • a
  • a
  • a

"Sto scontando la mia pena con dignità e con rispetto delle istituzioni, sono un detenuto modello". Fabrizio Corona si sfoga, al limite delle lacrime, davanti alle talecamere Quarto grado che lo hanno raggiunto in una pausa dell'ennesimo processo, per evasione fiscale, a cui l'imprenditore dello showbiz è stato sottoposto. Dopo due anni di carcere di massima sicurezza tra Busto Arsizio e Opera, Corona ne deve scontare altri sette, con il rischio di vedersi aggravare il fardello da altri procedimenti a suo carico.  Corona: "Basta accanimento": guarda il video di Quarto Grado "Fatemi andare a casa" - "Basta con questo accanimento, mi hanno dato una pena che non esiste dove quelli che comandano hanno fatto molto peggio di quello che ho fatto io", spiega un Corona visibilmente stanco e amareggiato, barba e capelli lunghi, la voce tremante e nessuna traccia dell'arroganza spiattellata in faccia ai giudici durante le udienze, da uomo libero. Guardando l'obiettivo del programma di Rete4, l'ex compagno di Nina Moric e Belen Rodriguez implora: "Datemi la possibilità di andare a casa perché tutta questa pena non me la merito". Già lo scorso agosto aveva scritto una lettera-appello dal carcere invocando almeno il diritto alla rieducazione, negatagli dai giudici, e minacciando anche di suicidarsi "perché di vita ce n'è una sola e questa non è vita". Chi vuole la grazia - Nel frattempo negli ultimi mesi è cresciuto il movimento di opinione di insospettabili commentatori favorevoli a una grazia per il 40enne imprenditore coinvolto dal caso Vallettopoli e i ricatti ai vip di sport e spettacolo per non far pubblicare foto compromettenti. Dal condirettore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, autore di un editoriale al riguardo, fino alla firma di Libero Filippo Facci, dal Molleggiato Adriano Celentano fino alla madre dello stesso Corona, tutti loro si sono rivolti al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per un atto di clemenza.

Dai blog