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Tagliagole, i gialli, Concordia, le guerre. Non solo Renzi: le notizie del 2014

Andrea Tempestini
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In questo 2014, che certo in Italia verrà ricordato come l'anno dell'ascesa di Matteo Renzi al governo, la parabola dell'uomo da Rignano sull'Arno, come ovvio, non è l'unico fatto del quale continueremo a discutere nei prossimi mesi (e non solo). Gli ultimi 12 mesi, in Italia, sono stati caratterizzati da tre enormi scandali tutti politica, appalti e corruzione, i cui effetti e le cui conseguenze non sono ancora terminati: si parla dello scandalo Expo, di quello Mose e dei recenti intrecci di Mafia Capitale. Tra le (tristi) notizie tutte italiane, poi, uno spazio è da riservare all'alluvione (o meglio, alle alluvioni) di Genova, una città devastata dal maltempo, una devastazione dovuta più che alla furia degli elementi alla negligenza di una classe politica che non ha mai fatto ciò che serviva per risolvere un problema drammatico e i cui effetti si manifestano da decenni. Cronaca - Sempre dall'Italia arrivano tre grossi casi di cronaca nera che hanno scosso l'opinione pubblica. Si parte dall'arresto di Massimo Bossetti, l'unico sospettato per l'omicidio di Yara Gambirasio, al quale si è arrivati dopo una caccia grossa durata tre anni. Ora si attende un processo dagli esiti tutt'altro che scontati e che, c'è da scommetterci, continuerà ad appassionare lo Stivale. L'epilogo (seppur non ancora definitivo) ad un altro caso di cronaca è recentemente arrivato proprio da un'aula di tribunale, quella in cui, nella riedizione del processo d'appello, Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni per l'omicidio di Chiara Poggi. Quindi un altro tragico e impressionante caso di cronaca nera, la morte del piccolo Lorys Stival e l'arresto della madre, Veronica Panarello: per gli inquirenti è stata la donna, lei invece, dal carcere, continua a negare. Infine un altro caso di cronaca, forse ingigantito più del dovuto ma del quale si è parlato a lungo: l'arresto, lo scorso aprile, dei 24 secessionisti veneti armati dell'ormai leggendario "tanko". Imprese e Medio Oriente - C'è poi un'altra notizia italiana che, dopo i disastri di Capitan Schettino, ci permette di rialzare con orgoglio la testa: si tratta proprio della rotazione della Costa Concordia, un'operazione ingegneristica ai limiti dell'impossibile, ma che è perfettamente riuscita e che ha permesso di rimuovere il relitto dalle coste dell'Isola del Giglio. Si passa poi alle notizie internazionali, partendo dall'avanzata dell'Isis in Medio Oriente, ossia dalla crociata dei tagliagole islamici contro gli infedeli e contro l'Occidente, passata per la terrificante serie di decapitazione di ostaggi iniziata a fine agosto con la morte di James Foley. Sempre in Medio Oriente, a luglio, l'operazione Protective Edge, il violento attacco operato da Israele nella Striscia di Gaza, il tragico epilogo di una serie di violenze che avevano caratterizzato le settimane precedenti. Guerre e virus - Dunque le notizie che sono arrivate dall'est Europa, con l'escalation nel conflitto tra Mosca e l'Ucraina, tra i filorussi di Donetsk e chi, invece, rifiuta le ingerenze di un Vladimir Putin in versione "zar extra-large". Una guerra civile di cui ora in pochi parlano, ma che non accenna a terminare. Parzialmente collegata al conflitto russo-ucraino, c'è la maledizione della compagnia aerea Malaysia Airlines. Due episodi: quello più recente, l'abbattimento avvenuto lo scorso 17 luglio del boeing 777-200ER, un'ecatombe probabilmente causata da un missile sparato dai filorussi in cui sono morte 298 persone. L'altro episodio risale all'8 marzo, ed è la scomparsa del volo Malaysia Airlines 370, sparito dai radar e mai più ritrovato: la ricerca del relitto è tutt'ora in corso. Per ultima una notizia che ha avuto il suo tragico epicentro in Africa, ma che ha terrorizzato anche Europa e Stati Uniti: si tratta del virus Ebola, dell'ultima pandemia che ha ucciso più di 7mila persone. Il peggio di Ebola ce lo siamo lasciati alle spalle, ma in Africa il virus non è ancora stato debellato. Quale la notizia che non dimenticherai del 2014? Vota il sondaggio su Liberoquotidiano.it

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