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Corona: "Giletti vergognati, non fare lo schiavo"

Corona e Giletti

Il manager dei fotografi in una lettera risponde a modo suo alle critiche del conduttore tv

Andrea Tempestini
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  In carcere, ma mai domo. Fabrizio Corona scrive una lettera e si scaglia contro i giornalisti che, negli ultimi giorni, lo hanno fatto a pezzi. Il manager dei fotografi accusa un "giornalismo poco informato", che ha cercato di "farmi passare per quello che non sono", avallando racconti di personaggi che con lui, sostiene Corona, non c'entrerebbero nulla. In particolare, Fabrizio spara ad alzo zero contro Massimo Giletti, che lo avrebbe accusato di essere "un criminale" e di aver "industrializzato il denaro per le estorsioni". La risposta che arriva, durissima, da Busto Arsizio. Eccola.  L'estratto della lettera - "Giletti vergognati, studia e non fare lo schiavo. Primo, non sono un fotografo, vendo foto, che sono di proprietà dei fotografi. In 7 anni ho fatto 120000 servizi, di cui ne ho venduti ai privati solamente 8. Per 5 di questi casi sono stato assolto, per altri condannato a 1 anno e 5 mesi per tentata estorsione, e nel caso Trezeguet – assolutamente identico a quello Gilardino, per il quale sono stato assolto – sono stato condannato a 5 anni. È stato chiamato un amico di Trezeguet – proprio come nel caso Gilardino – ci siamo incontrati in un bar in cinque, tre loro, io e un amico, e ridendo e scherzando gli ho mostrato i 45 scatti non compromettenti. Le foto non potevo regalarle, perché di proprietà dei fotografi. La cifra di 25000 euro, che il matematico ritiene assurda, era inferiore al valore della richiesta. Gliele ho lasciate, non potevo minacciare di pubblicarle perché non sono un editore; dopo un giorno, ringraziandomi, mi ha detto di volerle comprare, e gli ho fatto una ricevuta. Le modalità sono identiche al caso Gilardino, per il quale sono stato assolto; Per questo caso, innvece, sono stato condannato a 5 anni, nonostante non si tratti di estorsione. Senza fare la vittima o il personaggio". Così Fabrizio Corona.  

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