Verso le Regionali

Storace "sposa" Giorgia Meloni: "Con lei un nuovo soggetto di Destra"

Nicoletta Orlandi Posti

"Serve una democraticissima rivoluzione", dice Francesco Storace alleandosi con Fratelli d'Italia per le prossime Regionali. Un'alleanza che verrà ufficializzata dal comitato centrale de La Destra il 19 aprile prossimo e che si pone l'obiettivo di avviare un percorso verso un nuovo soggetto "rappresentativo di tutta la nostra comunità". I tempi sono maturi, ragiona Storace nell'intervista rilasciata a Fabrizio de Feo per il Giornale, "c'è consapevolezza che non ha più senso litigare". A partire dalla questione del tesoretto della Fondazione An. "Non faccio parte della Fondazione", dice Storace, "e ritengo sbagliata la polemica sul tesoretto. Servono idee. Se ci sono le idee, i soldi arrivano". Il ruolo di Giorgia - E di idee ne ha molte Giorgia Meloni, secondo il leader della Destra. "Giorgia Meloni si è ormai affermata come leader", spiega Storace, "anche attraverso la capacità di innovazione sui temi. Da lei può partire un progetto affascinante per il futuro. Continuare a puntare su figure da 30 anni in Parlamento non ha più senso. Cosa possono avere ancora da dire?". Lega e Forza Italia - Quanto alla Lega, Storace, non ha alcun preconcetto ("Io ho fatto il ministro con la Lega di Bossi, mi chiedo perché adesso dovrei menare su Salvini"), e boccia le scelte che vorrebbe fare Forza Italia: "Fi dovrebbe fare chiarezza dentro se stessa e chiedersi se è un partito di centrodestra o una formazione neocentrista. A Roma non è andato a votare il 50% degli elettori. Tanti nostri simpatizzanti chiedono candidati coraggiosi, capaci anche di radicalità. Io credo serva una democraticissima rivoluzione. Con chi la facciamo la rivoluzione, con Marchini?". E ancora: "Inoltre registro un po' di confusione in chi oggi nel centrodestra esulta per la vittoria di Sarkozy e demonizza quel 25% dei francesi che ha scelto Marine Le Pen. Sarkozy è lo stesso che ha bombardato Gheddafi e fatto le risatine su Berlusconi".