La moglie

Elsa Monti: Mio marito non deve diventare cattivo per la campagna elettorale

Andrea Tempestini

Il Professore ha tirato fuori le unghiette. Il merito, forse, è dell'ex consulente di Barack Obama, David Axerold, assoldato da Mario Monti per darsi una patina di credibilità in una campagna elettorale in cui sta giocando al massacro (di se stesso). Il bocconiano ha inanellato una strepitosa serie di gaffe, partendo dalla lunga lista di retromarce sul suo programma: Imu, tasse, pensioni e riforma del lavoro tra le altre. Monti ci prova a massacrare anche gli altri, ma l'esercizio gli riesce con fatica. Una staffilata qua e là, insulti a Silvio Berlusconi ("corruttore", l'ultimo), accuse alla sinistra ("comunisti") e via dicendo. Mario gioca a fare il cattivo, con risultati discutibili. E il bad-Mario (no, non Balotelli) alla consorte Elsa (no, non Fornero) non piace affatto. La moglie di Monti ha espresso la sua opinione al riguardo in occasione dell'appuntamento organizzato a Padova per il leader dei centrini: "No, non deve diventare più cattivo per affrontare la campagna elettorale. Ha il suo stile, spero lo mantenga". Già, "spero". Peccato che lo stile "british" del Prof sia già andato a carte e quarantotto. Ed Elsa lo sa, e con quel "spero" lo conferma.