Regali longevi

Giorgio Napolitano svela la Regina Elisabetta segreta: "Gli incontri, le lettere che mi ha scritto, Hitler e Lady Diana"

Giulio Bucchi

"Quando attraversavamo i corridoi di Buckingham Palace per entrare in sale d'incontro, in soggiorno magari, e non ancora a pranzo, la ricordo sempre seguita dai suoi cani, perché non se ne separa mai… Ma comunque sempre con molta classe e molto stile". Da Re a Regina: Giorgio Napolitano rivela i dettagli della sua amicizia con Elisabetta II, che il 9 settembre batterà il record di longevità sul trono della regina Vittoria.  Nel saggio Elisabetta II Regina di Francesco De Leo, giornalista di Radio Radicale, l'ex presidente della Repubblica si lascia andare a qualche dettaglio dei loro incontri. "Legga qui, guardi cosa mi ha scritto qualche mese fa, poco prima delle mie dimissioni… I am Good Friend … è lei a dirlo", lettera datata 23 dicembre 2014, su carta personale della regina che proviene dalla residenza reale di Sandringham. Il giudizio è schietto: "Una persona molto semplice, assolutamente non attaccata a formalità e ritualità, almeno negli incontri con un altro capo di Stato... Anche se non dotato della dignità reale. Molto cortese, molto attenta alle domande, alle risposte e alle osservazioni. Ricordo qualche sua piccola annotazione di carattere politico su quanto accadeva nel Regno Unito. Ne parlava sempre con molta sobrietà e distacco". A colpire Re Giorgio è stato l'impegno della ancora giovanissima Elisabetta contro Hitler e il Nazismo e "poi certamente il modo in cui ha superato quel momento di crisi, così acuto e pericoloso, della tragedia della morte di Diana". Tutti gli incontri - "Per quanto mi riguarda, la simpatia politica, culturale e istituzionale - spiega Napolitano -, c'era tra noi da lungo tempo, sono sempre stato un ammiratore della regina Elisabetta e della sua famiglia, per il contributo decisivo che hanno dato all'esperienza drammatica del Regno Unito nella Seconda Guerra Mondiale e alla Vittoria". Primo incontro, autunno 2006: "Mi ero recato in visita ufficiale a Buckingham Palace e avemmo un incontro e una colazione. Già allora ricordo di un rapporto molto sciolto, colloquiale. Credo che si manifestò un sentimento di reciproca simpatia, particolarmente amichevole. Poi nelle ultime lettere che mi ha inviato dopo essere stata ospite a colazione al Quirinale e dopo le dimissioni, quel sentimento si è tradotto nel termine con il quale lei si è definita nel saluto... Your good friend". Nel 2012 Napolitano si presentò a Londra per le Olimpiadi: "Le dissi che avevo appreso, tramite l'Ambasciatore britannico in Italia, della sua volontà di venire a Roma. Sì, mi rispose... Quando finisce il suo mandato? Capii e trovai il suo desiderio di venire a Roma prima di quella scadenza molto gratificante", confessa Napolitano. Così avvenne". Il 3 aprile 2014 ci fu poi la visita privata della Regina a Roma, solo 4 ore: "Colazione privata al Quirinale e incontro con papa Francesco in Vaticano. Pranzammo al Torrino del Quirinale e poi …trattenutasi qualche minuto più del previsto con me, la Regina raggiunse il Vaticano con un po' di ritardo".