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Massimo Cacciari demolisce Renzi: "Orfini un incapace, Marino un megalomane. Tutta colpa sua"

Eliana Giusto
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"E' in atto una sostituzione della politica con tecnici e magistrati proprio per mano di uno che si è presentato dicendo che la politica doveva tornare al comando". Massimo Cacciari, in una intervista a La Stampa, demolisce la decisione di Renzi di affidare la gestione di Roma al prefetto Tronca. "Expo era un evento eccezionale ed è dunque normale che venisse gestito da tecnici", nota, "mentre Roma è un Comune. Il modello Expo non c'entra nulla. Per il Giubileo c'è già un commissario, Gabrielli". "Per rifondare la politica bisognerebbe ripartire da una riorganizzazione della medesima". Poi attacca "l'operato di Orfini. Renzi ha messo lì un suo braccio destro che avrebbe dovuto avere autorevolezza e capacità per dirimere quel casino e invece guarda che disastri ha lasciato che accadessero. Si è dimostrato totalmente incapace". A Marino non si può rimproverare "assolutamente nulla". Certo si sapeva che non avesse "alcuna esperienza amministrativa" che fosse un "semplice megalomane: questo era risaputo da tutti, dalla comunità scientifica, dai suoi stessi colleghi" ma la "responsabilità non è sua, ma di chi l'ha messo lì, a dimostrazione dell'assoluta mancanza di una politica di formazione della classe dirigente. Avevano Gentiloni e invece si sono inventati Marino: bene, questo è il risultato". Infine la profezia: "Roma è perduta. Milano la possono salvare solo con Sala". Un altro tecnico, "perché non hanno nessun politico in grado di affrontare emergenze".

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