Ferrara la gran coltellata a Berlusconi: cosa dice su Silvio e su Renzi
Giuliano Ferrara analizza la situazione di Silvio Berlusconi. "E' nelle peste, scrive. Secondo l'editorialista de Il Foglio il Cavaliere aveva avuto la sua occasione migliore quando ha siglato il Patto del Nazareno con Renzi dopo la condanna giudiziaria che di fatto lo aveva messo fuori dalla scena politica. Sono passati quasi due anni dal famoso Patto che di fatto aveva tracciato "una via d'uscita maestosa dalla panne in cui l' attivismo giudiziario accanito e una forsennata campagna di delegittimazione nazionale e internazionale avevano messo il suo progetto e il suo ego politico personale". Il pegno d'amore - Secondo Ferrara quella era l'occasione della sua vita ma Silvio, dopo l'elezione di Mattarella al posto di Amato, decise di sfilarsi "e rapidamente si consegna alla marginalità politica attuale". Scrive Ferrata: "Voleva da quel ragazzo ("ha la metà dei miei anni") un pegno d' amore, e ingenuamente credeva, subornato dai soliti noti, che con Amato al Quirinale sarebbe arrivata la Grazia presidenziale a riparazione dell' ingiustizia che gli era stata fatta con la sentenza cosiddetta Esposito". Berlusconi si era fidato del "pegno d'amore", credeva che Renzi lo avrebbe aiutato nella strada della grazia ma quest'aiuto non è mai arrivato. Da qui sono cominciati i veri guai per il Cavaliere. "Solo così si spiega la sua abdicazione al ruolo regio che avrebbe dovuto ricoprire e il suo rituffarsi nella ricerca senza fine di una vendetta ogni giorno sempre meno verosimile per una destra alternativa a Renzi".