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Gianluca Nicoletti e il dramma del figlio autistico: "A 18 anni è un fantasma"

Giulio Bucchi
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Il giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti ha reso pubblica da tempo la sua difficile, emozionante vita con il figlio Tommy, affetto da autismo. Dopo due toccanti libri (Una notte ho sognato che parlavi e Alla fine qualcosa ci inventeremo), il conduttore di Radio24 ed editorialista della Stampa confessa ora come il figlio, compiuti 18 anni, sia di fatto diventato un "fantasma", troppo grande per la scuola e per i centri di assistenza diurni, per essere seguito dai neuropsichiatri infantili che lo hanno avuto fin qui in cura ma "sconosciuto" agli psichiatri. "C'è da spararsi" - "Tommy compie 18 anni il 26 febbraio e a tutti gli effetti non sarà più considerato un autistico. Entra nel limbo dei fantasmi, di quelli che qualche psicanalista d'antàn chiama i post autistici - scrive Nicoletti -. C'è da mettersi le mani nei capelli: io per casa ho ancora a tutti gli effetti un bambino da sorvegliare come se avesse tre anni, anche se è alto due palmi più di me e pesa 90 chili. Al Caf poi mi hanno ricordato l'aspetto più ridicolo: non è più autistico quindi dovrò nuovamente rifare tutta la trafila per la 104 che scade. Spero davvero che non sia così, c'è da spararsi". Amara ironia - Nicoletti però non vuole rinunciare né alla gioia né all'ironia: "Il primo atto - spiega all'agenzia Ansa - sarà festeggiare il compleanno di Tommy non più autistico, in una location che stiamo cercando. Quelle del compleanno saranno anche le prime scene di un docufilm sull'autismo che stiamo girando". Poi un pensiero alle famiglie che vivono la sua stessa situazione: "Bisogna inventarsi qualcosa. Penso ad esempio all'idea che alcune possano consociarsi in piccoli gruppi, mettendo insieme contributi pubblici e beni da dare ai figli per offrire un futuro dignitoso nel dopo di noi".

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