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Casini salvo per un soffio: al Senato da capolista in Basilicata

L'Udc raccatta un misero 1,8% alla Camera, il suo leader da buon democristiano con sette vite resta a palazzo

Matteo Legnani
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Si è salvato sul filo di lana, Pier Ferdinando Casini. Nonostante la debacle del suo partito, il leader dell'Udc riesce ad approdare al Senato in quanto capolista in Basilicata, dove la lista Monti supera di un soffio la soglia di sbarramento dell'8%, attestandosi all'8,3%. Casini siederà a Palazzo Madama con una piccola congrega di colleghi di partito. E l'Udc riesce, diversamente dall'alleato Futuro e libertà, ad arrivare anche alla Camera dei deputati, come miglior lista sotto il 2% della coalizione guidata da Mario Monti. Ruolo, quello dei ripescati, che doveva spettare a Fini e al suo partito. Ma il misero 1,79% raccattato da Casini e soci relega fuoti dalla porta di Montecitorio quello che fino a ieri ne è stato addirittura il presidente.

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