La scelta

Brunetta, che rivincita: frega Carfagna Gelmini e diventa capogruppo Pdl alla Camera

Giulio Bucchi

Chissà se la decisione sarà maturata nella suite del San Raffaele, dov'è ricoverato da venerdì scorso per una uveite. Sta di fatto che Silvio Berlusconi ha dato un bel giro di vite agli ingranaggi parlamentari del Pdl, non senza qualche sorpresa. L'ex ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, gran consigliere economico del Cav nell'ultima infuocata campagna elettorale, ha bruciato in extremis le altre favorite per la carica di capogruppo azzurro alla Camera. Sarà lui l'erede di Fabrizio Cicchitto, lasciando conun palmo di naso Mariastella Gelmini e soprattutto Mara Carfagna, in pole position fino all'altro ieri. Secondo fonti vicine al Pdl, il Cavaliere non avrebbe gradito la scarsa vicinanza della Carfagna alla sua causa, visto che la bella Mara non ha messo piede alla manifestazione contro le toghe al Tribunale di Milano. Carfagna troppo "morbida", insomma, un po' come il portavoce storico Paolo Bonaiuti: anche per lui si profila una sostituzione, e secondo Dagospia il grande favorito è Daniele Capezzone.