La sparata

Il cameraman di Grillo: "Formigli si dia fuoco"

Andrea Tempestini

Un "moderato", Beppe Grillo. Un "moderato" anche il suo cameraman ufficiale, Salvo Mandarà, diventato famoso per aver mollato il suo lavoro pur di seguire il duce Beppe nelle sue scorribande simil-politiche. E da buon "moderato" pentastellato, per Mandarà, se tocchi il capo, se lo critichi, devi morire, crepare. Anzi, devi darti fuoco. Nel mirino del Mandarà ci è finito Corrado Formigli, conduttore di PiazzaPulita su La7. La sua colpa? Aver espresso velate critiche sul dittatore a Cinque Stelle. Così il paggio Mandarà, da vero adepto pentastellato, ha dato sfogo al suo odio e alla sua frustrazione su Twitter, in rete. Obiettivo, difendere Beppe e "uccidere" Formigli: "Se Corrado Formigli avesse un briciolo di coscienza si darebbe fuoco. Per fortuna non ne ha. Scandaloso!". Il sillogismo è semplice, lo "sciogliamo" per chi non lo avesse compreso: per fortuna Formigli non ha coscienza, così (sempre per fortuna) si darà fuoco. Questo l'illuminato pensiero del cameraman del capo a Cinque Stelle. Un vero "moderato".