Gabbati dalla penna rossa

La Gabanelli ha fatto strike: Di Pietro, Alemanno, Grillo. Se ti tocca, "muori"

Ignazio Stagno

Milena Gabanelli ha fatto strike, se si parlasse di bowling. Ha buttato giù i birilli di Gianni Alemanno e soprattutto quelli del Movimento Cinque Stelle. Il suo Report a sette giorni dal voto è stato il vero tsunami sulla campagna elettorale. Una puntata, quella di domenica 19 maggio, che potrebbe aver inciso nei giochi per la corsa al Campidoglio (o almeno così la pensano i grillini). Nei servizi della Gabanelli si sparava principalmente su due obiettivi. I colpi di Milena - Il primo era lo scandalo "parentopoli" che ha colpito la giunta Alemanno, il secondo riguardava le casse del M5S e i silenzi sul bilancio del blog di Grillo e Casaleggio. Così il day after del voto diventa pesante per gli sconfitti, che cercano subito un colpevole. Alemanno è una furia contro la giornalista di Report e attacca: "Romanzo Capitale, di Report è stato il punto culminante della campagna di diffamazione nei nostri confronti. Una questione da analizzare quasi sul piano psichiatrico. Abbiamo fatto una denuncia. E' passato tempo ma non è stato ancora aperto alcun fascicolo". Insomma la Gabanelli - dopo il derby - sarebbe l'altra colpevole del flop del sindaco uscente a Roma. Abbraccio mortale -  Ma quello della Gabanelli è una sorta di bacio della morte. Infatti tutti quelli che sono finiti nel tritacarne di Report ne sono usciti a pezzi (alle urne). E' il caso di Antonio Di Pietro che si vide morire tra le mani l'Italia dei Valori, che stramazzava sotto i colpi di una puntata di Report sul patrimonio immobiliare di Tonino. "La querelerò e con i proventi della causa mi comprerò un’altra casa", disse Di Pietro. Poi è stato il turno dei grillini che volevano portare la Gabanelli alla presidenza della Repubblica. La giornalista, per Grillo, nel giro di 24 ore da presidente in pectore passò a "penna venduta al Pd". Poi arrivarono i post sul blog contro Milena e la sua vice, la giornalista Sabrina Giannini. Dopo il voto di Roma, Alemanno è in difficoltà, Grillo è fuori e Tonino va a La7 per dire che lui ancora c'è, pur senza gli elettori. Se ti tocca la Gabnelli, questo il sunto, muori. E Marino, risparmiato dalla furia di Report, gongola per il ballottaggio. (I.S)