La difesa di Emilio

Ruby-bis, Fede: "Ma quale assaggiatore di donne, io ho fatto solo un provino"

Sebastiano Solano

"Orgia bacchica", "assaggiatore di vini". Sono le parole che ieri il pm Antonio Sangermano, nella requisitoria del cosiddetto processo Ruby-bis, ha utilizzato nei confronti di Emilio Fede, chidendo al condanna di Lele Mora, Nicole Minetti e dello stesso Fede a 7 anni di reclusione. Parole e condanna che all'ex-direttore del Tg4 proprio non vanno giù e che in un'intervista concessa al Corriere bolla come "accanimento".  Divieto di contatto coi minorenni - Commenta Fede: "Dicono che io portavo le ragazze ad Arcore perché ne avevo bisogno per la mia amicizia con Berlusconi, ma io e Berlusconi ci conosciamo da 26 anni, abbiamo avuto una lunghissima amicizia, uno straordinario rapporto di lavoro. E io a 80 anni avrei avuto bisogno di consolidare il mio rapporto con lui? Ma per piacere...". E' amareggiato Fede, specie per quel divieto, invocato dal pm, di contatto con i minorenni.  Fede smonta le accuse - Quindi, dopo aver chiarito i suoi rapporti con le ragazze ("Ho solo fatto un provino", ha dichiarato), smonta così le accuse delle toghe milanesi: "Chi avrei indotto alla prostituzione se si è scoperto che molte di queste ragazze facevano già le prostitute?". L'accusa è infatti quella di aver indotto e favorito la prostituzione di alcune ragazze. Accuse che lo hanno fortemente scalfito nella dignità, specie perché chiamano in causa i la sua famiglia: "Quello che non accetto - chiosa Fede - è la mortificazione nei confronti della mia famiglia, di mia moglie, delle mie figlie e dei miei nipoti"