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Il 'saggio' Quagliariello prende le distanze da 'falchi' e 'colombe': "Sono una quaglia..."

Dopo la "pitonessa" Santanché impazza la metafora ornitologica. La Meloni parla di "cerberi", il Pd di "tacchini" e "piccioni", mentre Barca ce l'ha con catoblepa...

Sebastiano Solano
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Se il Pd è alle prese con in "tacchini sul tetto" di Bersani e con i "tiri al piccione", il Pdl deve invece fare conti con falchi e colombe, con i primi che non vedono l'ora di tornare al voto e i secondi di stretta osservanza filo-governativa. Le due categorie ornitologiche, però, non sembrano sufficienti ad evidenziare la varietà delle posizioni nel centrodestra.  Pitonesse, catoblepi e cerberi - Così, ad esempio, la Santanché pochi giorni fa si è autoproclamata "pitonessa", mentre proprio oggi Giorgia Meloni ha voluto strafare, definendo l'attuale maggioranza un "cerbero", figura mitologica a tre teste che fa il palio, tra l'altro, con il "catoblepa" di qualche mese fa di Fabrizio Braca, bestia mitologica, erbivora e cornuta (nel senso letterale del termine).  Falchi, colombe e quaglie - Tornando al Pdl, altri tengono a distinguersi dalla dicotomia falchi-colombe. Gaetano Quagliariello, ad esempio, ai giornalisti che chiedevano lumi circa la divisione tra i 'saggi' sulle forme di governo, Quagliariello ha risposto dichiarando che non c'è stata "nessuna divisione, c'è stata una amplissima prevalenza di colombe",  fornendo così un assist ai cronisti, che lo hanno incalzato: "Lei si è trovato bene, quindi. E lui, sempre sul filo dell'ironia: "No, io sono una quaglia. E sfido tutti a negarlo". Difficile dargli torto, visto il cognome. Insomma, la politica è diventata uno zoo.

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