Al Corriere della Sera

Ferrara: "Guerra civile? A parte le armi e il sangue ci sono tutti gli ingredienti"

Andrea Tempestini

"Sinceramente mi pare un'esagerazione", dice Giuliano Ferrara al Corriere della Sera commentando le frasi di Sandro Bondi, che dopo la condanna di Silvio Berlusconi ha evocato una "guerra civile". "Ma vogliamo dirci la verità?", continua l'Elefantino. "Da vent'anni in questo Paese c'è un clima da guerra civile non combattuta. In cui non c'è spargimento di sangue, non  ci sono armi, ma dove compaiono tutti gli ingredienti tradizionali, a partire dall'odio fraterno, del far parte di una sola comunità e poi tentare di disgregarla proprio per quella carattersitica di ostilità e rigore". Ferrara, aggiunge, si riferisce "a quelli che si ritengono buoni e rifiutano una metà dell'Italia giudicata antropologicamente impresentabile", ossia i berlusconiani. Sul governo Letta spiega: "A mio avviso deve andare avanti" perché "L'Italia non è pronta per una crisi che sarebbe apocalittica". E poi, chiosa, "un governo non cade per una sentenza della Cassazione".