L'editoriale

La ricetta del Fatto contro Berlusconi: la condanna? No, la cellulite

Lucia Esposito

Il Fatto non si rassegna. Nonostante la condanna della Casszione, i sondaggi danno in crescita il partito del Cavaliere. E allora? In un editoriale firmato da Ferruccio Sansa, il direttore del numero del lunedì, si trova la ricetta per scalfire il "mito di Berlusconi": frequentare le ragazze con la cellulite o con un cattivo odore. Scrive Sansa: "Il cavaliere è una di quelle cose che ti accompagnano sempre come la Juve, la Ferrari, la mafia, la torna della nonna. Una garanzia. Sansa spiega che alla fine gli italiani vorrebbero essere come lui e che prenderà "Una valanga di voti perché ha saputo frodare sette milioni senza contare i trecento e passa prescritti".  La cellulite e il cattivo odore - E allora: "parlate della frode fiscale? Inutile. Peggio, controproducente. Tanto arriveranno comunque grazie e amnistie. E comunque la colpa è già pagata con una lacrimuccia. In Italia è così: si fa pena. E niente pena, quella vera. Pensi al processo Ruby, ai sermoni sul premier che si porta a casa delle minorenni, che si circonda di ragazze e le paga. Peggio che andar di notte. Per milioni di italiani è il sogno proibito: circondarsi di ragazzine e pagarle, magari con soldi frodati al fisco. Una trombata finanziata dal vicino di casa". Ecco allora la proposta di Sansa: cambiare prospettiva. "Berlusconi si portava a casa una ragazza con la cellulite! Una che le puzzano le ascelle. Ecco, forse il mito vacillerà.