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Tv, reality show e cocaina: il libro di Vladimir Luxuria

"L'Italia migliore" ha per protagonista una conduttrice schiava della droga e piazzata in televisione grazie a una relazione sessuale con il dirigente. E in studio, trash à go-go

Giulio Bucchi
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L'Italia migliore? Non è quella della tv e dei reality show. Parola di Vladimir Luxuria, autrice dell'omonimo libro in uscita per Bompiani il 4 settembre. Protagonista è la conduttrice Marianna, in arte Maria Lupa, dipendente dalla cocaina e in tv grazie ad una relazione sessuale con il direttore di rete. "E' una trasmissione che mette insieme eroi che la gente da casa può televotare. Il migliore vince 500 mila euro e qui scatta diabolicamente la competizione". Il romanzo di Luxuria, ex parlamentare di Rifondazione comunista e vincitrice del reality L'Isola dei Famosi 2008, sembra quasi autobiografico, tra personaggi trash, venditori di pomodori polacchi, badanti moldave, opinionisti velenosi, cani ed escrementi in diretta. "Non voglio dire che la tv è cattiva. Potevo ambientare questa storia nella redazione di un giornale o in un ambiente politico, in una fabbrica - spiega Luxuria all'agenzia Ansa -. Il precariato è la dimostrazione che siamo tutti sostituibili, Avanti un altro!". "Non ho mai guardato i reality, l'unico era L'isola dei famosi. Mi piaceva l'idea di mettersi in gioco, di sopravvivere, mi chiedevo se io ce l'avrei fatta". Ora sulla Rai arriva The mission, in cui i concorrenti vivranno nei campi profughi. "Ci vedo molto più cinismo, parti e stai una settimana con i bambini denutriti, nei campi profughi. La Rai ha detto basta all'Isola e a Miss Italia per questioni etiche e poi annuncia questo reality. E' un po' una contraddizione". 

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