Il Cavallino di Mario

Tommasi: "Balotelli in Ferrari? Ci sono cose più gravi"

Andrea Tempestini

Arrivo in grande stile, poco prima di mezzogiorno, per Mario Balotelli a Coverciano: a bordo della sua Ferrari rosso fuoco. La calca si è radunata attorno al bolide, nella bagarre un cameraman si è infortunato alla caviglia. L'arrivo dell'attaccante del Milan (non convocato per il match di venerdì contro la Bulgaria, in Versilia solo per salutare i compagni), però, ha subito scatenato i critici. Il veleno piove su Twitter: "Balotelli si presenta a Coverciano in Ferrari, El Shaarawy in treno. #fatevoi", cinguetta @Marinelli Martin. E come questo molti altri commenti (anche se altri definiscono Mario "idolo"). Un giornalista, pochi minuti dopo, chiede al presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, se si sentisse "toccato" per l'arrivo di Balo in Ferrari. Tranchant la risposta dell'ex calciatore: "Non è l'unico a girare in Ferrari in Italia e ci sono temi più gravi da affrontare, come l'episodio di Roma", ha spiegato riferendosi all'assalto del pullman dei giocatori dell'Hellas. Ma al popolo di Twitter non basta. L'attenzione sul Cavallino di Mario è maniacale, come se guidare una Ferrari fosse una colpa. Come se al volante ci fosse un evasore fiscale che saetta su macchine di lusso; peccato però che Balotelli, lavoratore dipendente, paga le tasse fino all'ultimo centesimo...