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Lorenzin promuove il dottore del Caval Consiglio Superiore di Sanità

Nella lista dei nuovi membri anche il professor Mario Stirpe, il genero di Ciarrapico e l'ex sottosegretario Cardinale

Nicoletta Orlandi Posti
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"Ho nominato i componenti del nuovo Consiglio superiore di Sanità basandomi su requisiti di altissima professionalità e sulle competenze maturate nelle diverse discipline di interesse per la sanità pubblica italiana". Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin ha motivato così la scelta dei nuovi dirigenti dell'organo consultivo tecnico-consultivo del Ministero. Una lista corposa di ottimi professionisti tra i quali non passa inosservato il nome di Alberto Zangrillo, medico personale di Silvio Berlusconi. L'occasione è troppo ghiotta perché il Fatto non ne faccia un'apertura di pagina. "Professore al San Raffaele che fu di Don Verzé, sempre al fianco del Cavaliere, prodigo di dichiarazioni pubbliche quando c'era da spiegare perché l'ex imputato non poteva presentarsi in aula i processi causa "uveite" (la malattia che imponeva a Berlusconi anche gli occhialoni neri stile Blues Brothers )", scrive Stefano Feltri. "Zangrillo però non è un oculista e quando i guai sanitari riguardavano gli occhi", continua il giornalista di Travaglio, "il Cavaliere coinvolgeva tra gli altri pure il professor Mario Stirpe, anche lui nominato dalla Lorenzin nel Consiglio superiore della sanità". "Ovviamente non sono questi gli unici meriti di Stirpe che ha una carriera lunga e prestigiosa, oltre che di reciproca stima con tanti politici come l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno", prosegue Feltri.  Ma Zangrillo non è l'unica nomina posta sotto la lente di ingrandimento dal Fatto. C'è Adelfio Elio Cardinale, "già sottosegretario, del governo Monti, che è anche il marito di Annamaria Palma, già capo di gabinetto di Renato Schifani, quando era presidente del Senato. Ma soprattutto Cardinale è imputato a Bari per un'inchiesta su concorsi truccati in diverse università italiane", scrive Feltri. "Lui smentisce ogni coinvolgimento e il suo avvocato ha spiegato che l'imputazione è frutto di un pasticcio giuridico (all'indagato non sarebbe stata notificata la convocazione dell'udienza preliminare). Il ministro Lorenzin deve essere dello stesso parere dell'avvocato, e quindi ha nominato Cardinale senza problemi". Poi c'è Giovanni Simonetti, direttore della cattedra di Radiologia a Tor Vergata, ma anche genero di Giuseppe Ciarrapico (ha sposato la figlia Micaela) che "a 80 anni è uno dei protagonisti della sanità privata del Lazio. A Roma controlla quattro tra le più importanti strutture: la Quisisana, Villa Stuart, il policlinico Casilino e Sant'Elisabetta)". E ancora fa notare Stefano Feltri la nomina di Francesco Bove, professore della Sapienza che si era candidato con Forza Italia nel 1994, e quella di Roberto Iadicicco che non ha medico perché di mestiere fa il giornalista essendo direttore dell'Agi.

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