Il futuro del Cav

Berlusconi, è pronta la domanda per l'affidamento ai servizi sociali

Nicoletta Orlandi Posti

La pratica con la domanda per l'affidamento ai servizi sociali è stata preparata e i legali di Silvio Berlusconi sono pronti a presentarla entro la fatidica data del 15 ottobre, termine ultimo per consentire al Cavaliere di scontare una misura alternativa alla detenzione stabilita dalla Corte di Cassazione nel processo sui diritti tv. "La prossima settimana presenteremo a Milano la richiesta di affidamento ai servizi sociali", afferma l’avvocato difensore di Silvio Berlusconi, Franco Coppi, che sottolinea come la richiesta non preveda l’indicazione precisa delle modalità di espletamento. "Presenteremo la richiesta, salvo imprevisti - rileva ancora Coppi - e poi saranno i magistrati di Milano a decidere. Quando il giudice fisserà le prescrizioni potremo concordare le eventuali modalità". Non è escluso che l’ex premier possa essere affidato ai servizi sociali anche nella capitale, in ragione dello spostamento nelle scorse settimane della residenza a palazzo Grazioli a Roma. Decide una toga - L'istanza sarà inviata al procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, responsabile della sospensione della pena fino al prossimo 15 ottobre, che a sua volta manderà tutto al giudice di Sorveglianza: sarà lui a decidere, con una udienza a porte chiuse alla quale parteciperà come rappresentante dell'accusa un procuratore generale, se accettarla o meno. Nel caso decidessero di acconsentire all'affidamento ai servizi sociali si entrerebbe nel merito e quindi si discuterebbe della scelta della struttura che lo accoglierebbe. Il tribunale di sorveglianza aprirebbe un'istruttoria per capire se effettivamente sia utile alla "rieducazione" del condannato e se ci siano le condizioni di "reinserimento". Ecco dove potrebbe andare Berlusconi a fare i servizi sociali Qualora venisse dato il via libera ai servizi sociali e Berlusconi li svolgesse nel migliore dei modi riuscirebbe a esinguere non solo la pena detentiva, ma anche ogni altro effetto penale e quindi anche gli effetti innescati dalla legge anticorruzione per quanto riguarda la sua decadenza da senatore e la sua incandidabilità alle prossime lezioni. Ovviamente il percorso di riabilitazione non potrà essere trascurato né, tantomeno, "macchiato" da iniziative (politiche, ma anche legate agli stili di vita) tali da far propendere il giudice di sorveglianza anche per una sola insufficienza sulla pagella finale. Tutto questo ha un costo politico per Berlusconi che dovrebbe accettare un percorso di riabilitazione pur continuando a proclamarsi innocente.