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Renzi rassicura Letta: "Sono molto ambizioso ma non ho fretta..."

Matteo Renzi visto da Benny

Il sindaco di Firenze tende la mano al premier: "Non ti darò fastidio al governo, ma..."

Nicoletta Orlandi Posti
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"Se diventassi segretario del Pd, non mi chiederei ogni giorno cosa fare per danneggiare Letta e Alfano. Il mio non sarebbe un Pd con la matita rossa e blu per fare le pulci al governo". Così Matteo Renzi, in una intervista sulle due prime pagine della Stampa riferisce i contenuti dell'incontro avuto la scorsa settimana con il premier. Un colloquio franco, spiega il sindaco di Firenze, "senza giri di parole", ma in cui "la tensione si è scongelata subito: ci siamo mandati a quel paese nei rispettivi slang", cioè fiorentino e pisano. Con un pericolo da sventare ben presente a entrambi: "sarebbe un errore replicare il modello Veltroni-D'Alema". Nel merito Renzi spiega di non avere fretta: "solo nell'ultimo anno sono sopravvissuto a sette-otto sconfitte definitive. Volete capire che sono molto ambizioso ma non ho fretta? Se Enrico dura dieci anni farò dell'altro". Tornando all'asse Letta-Alfano che guida il governo, Renzi afferma: "Letta e' un bipolarista convinto, anche Alfano. Il grande centro è il sogno dei Fioroni e dei Giovanardi. Non passerà. Per la legge elettorale ripartiremo dalla bozza Violante. Chiunque vinca il congresso, il Pd ne uscirà ancora più bipolarista. Ma sarà un bipolarismo gentile e rispettoso". Il sindaco di Firenze, fra l'altro, a proposito di uno degli antagonisti nella corsa alla segreteria, Gianni Cuperlo, dice: "Nel 1999 era a palazzo Chigi con D'Alema: dov'è stato in questi anni? Lui pensa abbia fallito solo la destra. Invece dobbiamo ridisegnarci anche noi".

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