Mimmo Candito, è morto il mitico inviato di guerra: l'addio commosso di Toni Capuozzo
È morto a 77 anni il reporter di guerra e scrittore Mimmo Candito. Sul male che l'ha portato via non ha mai fatto segreto, scrivendo diversi articoli sulla "guerra contro il cancro" e dedicando anche un libro sul tema, "55 vasche". La sua battaglia era iniziata nel 2005. Dal 1970 è stato inviato speciale per la Stampa. È stato uno dei pochi giornalisti testimone della guerra in Afghanistan portata avanti dall'Unione sovietica, oltre a raccontare le guerre degli Stati Uniti nel Golfo. A ricordarlo tra i tanti amici anche Toni Capuozzo che gli ha dedicato un post: "Addio Mimmo - ha scritto il giornalista Mediaset - Sei stato un collega generoso, un amico affettuoso, di un'intelligenza limpida. Ci restano i tuoi libri, tanti ricordi da Buenos Aires a Baghdad, e qualche insegnamento". Capuozzo ha poi aggiunto: "Vorrei adesso aggiungere tante cose: la tua passione, quell'accento calabrese ripulito da tanti accenti del mondo, la tua scrittura preziosa, la fermezza nei principi morali e il rifiuto di steccati ideologici. E cose più private, come l'amore per la tua compagna, il rapporto con la malattia. O cose più piccole, come il tuo essere mattiniero, astemio, nuotatore, gran consumatore di frutta. Ma inizio a scrivere e mi sembra già di sentire il tuo sorriso".