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Vittorio Feltri zittisce la sinistra e i signori dell'Onu: "Se fossimo davvero razzisti..."

Davide Locano
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Vorremmo tornare sulla denuncia dell'Onu che pretende di indagare in Italia per approfondire se essa sia razzista. Desideriamo dargli una mano per capire come in effetti stiano le cose in questa delicata materia. Indubbiamente nel nostro stralunato Paese si sono verificati alcuni episodi di gente che si è avventata su neri per puro e deprecabile spirito xenofobo. Ma non si è trattato di un fenomeno di massa: sono stati casi isolati e niente affatto molteplici. I quali tuttavia sono stati enfatizzati dalla propaganda progressista sempre impegnata nell'arte dello sputtanamento dei compatrioti. Vorremmo segnalare alla sinistra che la sociologia, scienza approssimativa sui piccoli numeri e attendibile su quelli grandi, si è occupata di fenomeni di massa e trascura, giustamente, le questioni marginali, cioè le eccezioni da cui non si può partire per dettare la regola. In termini più concreti. Se in una nazione di 60milioni di abitanti, cinque o sei o venti persone si abbandonano a gesti violenti nei confronti degli stranieri, non si può affermare che l'intera popolazione di essa sia costituita da indomiti razzisti perché Salvini ha un cospicuo bottino di voti. Leggi anche: "Non ha fatto un c***. Ed è morto perché...": Feltri asfalta Berlusconi È un ragionamento grossolano quello apparentato con la sineddoche che prende una piccola parte per definire il tutto. Se bastassero dieci o venti accadimenti negativi per giudicare negativa la nostra patria saremmo di fronte non tanto a una ingiustizia, quanto a una scorrettezza metodologica. Avviare una campagna mediatica allo scopo di accusare l'Italia di odiare gli stranieri, a fronte di qualche aggressione isolata, equivale ad affermare che i cittadini sono tutti assassini di donne solo poiché sono stati processati per femminicidio 450 individui. Dallo studio della sociologia dovremmo avere imparato che l'umanità è composita ed è fisiologico che non manchino soggetti “storti” però non è detto che lo 0,1 per cento dei maschi e delle signore che sbagliano sia rappresentativo della comunità. I cretini e i criminali sono una categoria trasversale eppure minoritaria, sulla base della quale non va giudicato nel suo complesso il livello civile di un Paese. Attaccare la xenofobia in assenza di xenofobi è come fare la guerra al fascismo a fascismo morto e sepolto. Pratiche disoneste e caratteristiche di una sinistra in coma. P.S. Tra l'altro se fossimo razzisti non avremmo accolto, seppur malvolentieri, un milione di signori del continente nero e non continueremmo a sopportarne l'onerosa presenza. di Vittorio Feltri

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