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Nadia Toffa, la Fondazione Veronesi: "Il tumore un dono? Perché il suo messaggio è scientificamente sbagliato"

Cristina Agostini
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"Il suo messaggio è scientificamente sbagliato". Sul caso di Nadia Toffa che nel suo libro ha parlato del cancro come un "dono" interviene su Twitter la Fondazione Veronesi che rilancia un articolo di Wired in cui sostanzialmente si sostiene che l'atteggiamento positivo aiuta a vivere meglio la malattia, ma non basta.  Leggi anche: Toffa: "Io caso penoso? Caro Facci, lei...", la replica della Iena "Se il non arrendersi, l'avere eroismo nell'affrontare le terapie, il mantenersi attivi, positivi e aperti alla vita può avere un ruolo nello sconfiggere un tumore", si legge, "certamente aiuta se stessi e chi sta intorno ad affrontare meglio la malattia, purtroppo questo atteggiamento non è di per sé sufficiente per superare il cancro. Non tutti i tipi di tumore sono uguali, e non tutte le persone si trovano nelle stesse condizioni quando devono affrontare la malattia". E soprattutto, "si fa davvero fatica a connotare con un termine positivo un insieme di patologie che uccide più di 150mila italiani all'anno, e oltre 8 milioni di persone nel mondo". In merito alla vicenda riguardante @NadiaToffa, che abbracciamo come sempre, segnaliamo un articolo su @wireditalia di cui condividiamo pienamente i toni https://t.co/Mo3Wfivknj— Fondazione Veronesi (@Fondaz_Veronesi) 25 settembre 2018

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