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Vittorio Sgarbi indagato: il caso delle opere d'arte false pronte per essere vendute

Davide Locano
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Nei guai ci finisce anche Vittorio Sgarbi. Un caso di opere d'arte false fatte passare per autentiche, che ruota attorno alla fondazione Archivio Gino De Dominicis di Roma. Nel registro degli indagati ci sono finite 23 persone, tra cui appunto anche Sgarbi; già eseguite quattro misure cautelari. Le contestazioni, come riporta Il Messaggero, a seconda delle posizioni vanno dall'associazione a delinquere alla contraffazione d'opere d'arte e fino alla ricettazione. Leggi anche: "Aguzzini, voi e la vostra legge del c***": Sgarbi scatenato contro il M5s Nel corso delle attività di perquisizione, su richiesta della pm Laura Condemi, sono state sequestrate 250 opere contraffatte, alcune già acquistate da collezionisti e altre ancora da vendere, per un controvalore di 30 milioni di euro. Due persone sono finite ai domiciliari, mentre le altre due misure cautelari prevedono il divieto temporaneo di esercizio dall'attività professionale. Ai domiciliari sono finiti il presidente della Fondazione e il presunto falsario.

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