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Mario Calabresi, addio a Repubblica: su Twitter, la sua chiarissima accusa

Davide Locano
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Un fulmine a ciel sereno: Mario Calabresi non è più il direttore di Repubblica, sostituito da Carlo Verdelli (manca solo l'ufficialità, che arriverà dal prossimo CdA). L'annuncio lo ha dato lo stesso Calabresi su Twitter, con due cinguettii in cui ha ringraziato i lettori, rivendicato i risultati ottenuti dal quotidiano sotto alla sua guida e, di fatto seppur tra le righe, ha accusato l'editore - il gruppo Gedi - per il suo addio. Tutto chiaro sin dall'incipt del primo tweet: "Dopo tre anni finisce la mia direzione di Repubblica. Lo hanno deciso gli editori". Quindi spiega come sotto alla sua guida il giornale abbia "ritrovato un'identità", e questo "i lettori lo hanno capito, la discesa delle copie si è dimezzata". Ogni riferimento, insomma, non appare puramente casuale. Leggi anche: Repubblica, addio a Mario Calabresi Di seguito, i tweet di Mario Calabresi: Dopo tre anni finisce la mia direzione di Repubblica. Lo hanno deciso gli editori. Ho l'orgoglio di lasciare un giornale che ha ritrovato un'identità e ha un'idea chiara del mondo. I lettori lo hanno capito, la discesa delle copie si è dimezzata: era al 14 ora è sotto il 7. (1/1)— mario calabresi (@mariocalabresi) 5 febbraio 2019 Grazie a chi ci ha sostenuto nella battaglia per una stampa libera e non ipnotizzata dalla propaganda dei nuovi potenti. Abbiamo innovato tanto sulla carta e sul digitale e i conti sono in ordine. Grazie a tutti i colleghi a cui auguro di non perdere mai passione e curiosità (2/2— mario calabresi (@mariocalabresi) 5 febbraio 2019

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