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Vittorio Feltri smonta le fesserie di Marco Travaglio: "Ho una pistola? La scarico in fronte al ladro"

Davide Locano
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Premetto che stimo Marco Travaglio, direttore del Fatto quotidiano. Mi piace come egli scrive benché non sempre ne condivida le idee. Normale. Ieri ha vergato un articolo sulla legittima difesa e ha riportato brani della legge che la disciplina. Per esempio: "un tizio non è punibile se risponde ad una offesa ingiusta con una difesa proporzionata". E qui casca l'asino. Chi stabilisce quando una difesa è proporzionata alla offesa? Il giudice. Con quale metro? Questo è il punctum dolens. Il magistrato è in grado di comprendere cosa provo io trovandomi di fronte a un malfattore che è entrato in casa mia, senza bussare, e del quale ignoro le intenzioni? I ladri di norma non sono gentiluomini e se forzano la porta suppongo che vogliano derubarmi. Me la faccio sotto dalla paura e se ci riesco reagisco utilizzando le armi di cui dispongo: un coltello, un bastone, una pistola. Ovvio. Se poi il malvivente spiana una pistola, il sangue mi sale alla testa e pur di non soccombere faccio quello che posso; magari, possedendo una rivoltella, gliela scarico in fronte, se ne sono capace. Dove è il reato? Leggi anche: Feltri, vaffa al governo: "Basta Tav, non ne posso più" Sono convinto che un delinquente debba evitare di intrufolarsi illegittimamente nella mia abitazione. Qualora lo faccia, sappia a quali rischi va incontro, e nessuno mi può punire perché ho protetto averi, famiglia eccetera. Ciò che si scatena nell'animo di chi viene aggredito a domicilio non è misurabile da una toga qualsiasi che si arroga il diritto di leggere nel suo intimo. Sarebbe obbligata a prendere atto che l'intruso va respinto con qualsiasi mezzo, fucile compreso. Ricevere la visita dei ladri (a me è capitato un paio di volte) ti spaventa e basta. Allorché sei terrorizzato non chiedi al furfante se il suo "cannone" è vero o finto, spari e vaffanculo. Se un criminale irrompe nella mia dimora e si becca un proiettile in testa, trattasi per lui di incidente sul lavoro, che avrebbe evitato nel caso in cui si fosse recato al bar a bersi un bianchino piuttosto che venire a rompermi le palle. È così difficile comprendere l' elementare concetto? La legittima difesa consiste in questo: respingere coloro che si introducono nel tuo quartierino, impugnino un temperino o un mitra, è lo stesso. Anche se lo fai con la bomba atomica. Paragonare gli strumenti di offesa a quelli di difesa è impossibile. Il principio è uno solo. Nessuno può impunemente violare la mia proprietà. di Vittorio Feltri

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