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Giulia Sarti e le foto hot, la sconcertante verità dell'ex M5s Favia: "Chi c'è dietro e perché la spiavano"

Giulio Bucchi
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Altro che "revenge porn", Giulia Sarti sulle foto hot è rimasta vittima di un "ricatto politico". Ne è convinto Giovanni Favia, ex big del M5s in Emilia Romagna, suo amico intimo dal 2007 e primo storico epurato del Movimento. Leggi anche: "Cos'hanno in mano i grillini". L'ex De Falco, la bomba su Giulia Sarti e le foto hot Lui fuori, la Sarti e altri esponenti grillini della prima ora dentro. "Raccontavano la favoletta di voler cambiare il Movimento dall'interno - spiega amaro Favia al Corriere della Sera -. Ma poi quel reality diede loro un senso di esaltazione. Giulia ha tradito i suoi principi, si è messa a frequentare lo star system de' noantri . È diventata una talebana e le ho tolto il saluto. Non era più la stessa". Ora la gogna degli scatti osè trafugati e fatti circolare: "Credo siano una vendetta politica interna al M5s. Lì dentro c'è una cyberguerra. Alla Casaleggio avevano una fobia nei miei confronti e tutti quelli che erano stati vicini a me erano visti con sospetto e subivano uno spionaggio stile Stasi. Non si fidavano di lei, pensavano che avesse dentro il germe della dissidenza". Insomma, gli autori "sono persone legate all'ala fideistica e hanno colpito lei perché era sopravvissuta alle epurazioni e se la sapeva cavare in tv". "L'hackeraggio - conclude Favia - è stata una ritorsione. Per allontanarla dal cerchio magico di Di Maio cercavano la prova che nascondesse qualcosa. La storia del porno è una casualità che gli cade dal cielo. Ma Giulia prese una tale batosta che non osò più alzare le penne". Resta il dubbio sulle telecamere piazzare nella sua casa romana: "Se le ha messe per tutelarsi da quel covo di serpi che è il M5s ha fatto più che bene. Tutto è ipercontrollato, c'è una psicosi che porta a fotografarsi i messaggi telegram, quelli che poi spariscono".

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