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Myrta Merlino scende in campo: la Libia e gli immigrati. Il suo nuovo (clamoroso) incarico

Cristina Agostini

Myrta Merlino non è solo la conduttrice de L'aria che tira su La7 ma sarà anche ambasciatrice dell'Unicef, un ruolo che ha accettato dopo l'incontro, magico, con la senatrice a vita Liliana Segre, reduce italiana dell'Olocausto: "Mi ha detto che a spaventarla non è tanto il male, che pure così da vicino ha conosciuto. Ma è l'indifferenza: gli orrori, mi ha detto, fioriscono all'ombra di questa parola. E mi ha fatto l'esempio dei naufragi che avvengono quasi ogni giorno nel Mediterraneo. Li ha chiamati: naufragi a distanza di sicurezza", dice al Corriere della Sera. Leggi anche: "Sarò sincera, se arrivano 70 rom davanti a casa mia...". Myrta Merlino strepitosa, zittisce le follie dei sinistri Martedì 16 aprile a Roma ci sarà la cerimonia ufficiale la Merlino ha già pronto il discorso: "Parlerò dell'ultimo rapporto della Women's refugee commission , s'intitola 'Oltre un milione di ferite' e tratta delle violenze sessuali contro uomini e ragazzi, non solo contro le donne, lungo la rotta verso l'Italia. Violenze ripetute e consumate già nei villaggi in Africa, poi ai tanti posti di blocco verso la Libia e ancora, una volta arrivati, nei campi di detenzione ufficiali e non ufficiali, fino ai Cara italiani, dove pure continuano a subire soprusi. Quando ho letto questo rapporto, non ci volevo credere. E ho pianto. Poi mi sono tornate alla mente le parole di Liliana Segre e ho accettato l'incarico. No, non si può restare indifferenti".  Quindi questa estate vuole andare a Tripoli: "Per rendermi conto di persona delle condizioni in cui vivono migliaia di bimbi migranti - spiega -. La Libia è casa nostra, io vado in vacanza a Pantelleria, quando mi sveglio davanti a me c'è l'Africa". Ha sentito anche Lino Banfi, fresco di nomina all'Unesco e tuttora all'Unicef "Mi ha detto: Myrta, è un'esperienza bellissima, devi accettare, capirai tante cose".