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Otto e mezzo, Severgnini delira sul 25 aprile e i nonni fascisti: sui social lo massacrano di insulti

Gino Coala
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Alla vigilia del 25 aprile, a Otto e mezzo su La7 Beppe Servergnini consegna ai posteri il suo prezioso commento sulle divisioni che ogni anno si scatenano tra chi è favorevole alla celebrazione della Liberazione e chi invece chiede l'abolizione della festa. Il giornalista del Corriere della sera si è spinto a dire che "tutti noi italiani abbiamo avuto un nonno che era fascista". Una dichiarazione un po' avventata, come in tanti gli hanno fatto notare sui social. Tra i più infuriati su Twitter c'è Lauretta Bancher (@lauramjj58) che ha attaccato Severgnigni: "No caro cogl***. Mio non nno non era fascista e si rifiutò di fare dei suoi figli dei balilla. Ne subì le conseguenze e perse pure un figlio di 18 anni in guerra! Pensa quando parli, essere inutile". Leggi anche: Severgnini, ora è ufficiale: addio alla direzione di Sette, al suo posto Barbara Stefanelli

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